Prosegue con profitto e reciproca soddisfazione la collaborazione del Rotary Club Rimini Riviera ed il Grande Progetto Pompei che per la sua complessità e rilevanza, richiede una stretta e fattiva collaborazione di diverse Istituzioni. Data la sua valenza territoriale e le potenzialità di sviluppo del territorio ad esso legate, il Progetto ha ottenuto dalla CE il finanziamento su fondi FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale).
I diversi ministeri coinvolti, ognuno sulla base delle proprie competenze – rapporti con il territorio, tutela del patrimonio culturale, sicurezza e legalità, sensibilizzazione civica e didattica - lavorano insieme alla definizione delle strategie ed alla attuazione delle diverse fasi del progetto. Il Grande Progetto Pompei si avvale dell' Intesa Interistituzionale Legalità e Sicurezza del 20 Gennaio 2012 tra il Ministro della Coesione, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, il Ministro dell’Interno, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed il Presidente dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici per la sicurezza degli appalti, con la firma del Protocollo di Legalità del 5 aprile 2012.
Queste le linee fondamentali del Grande Progetto Pompei, un intervento rilevante ed impegnativo da 105 milioni di euro tra fondi FESR e nazionali, che mira alla riqualificazione del sito archeologico di Pompei entro dicembre 2015:
- la riduzione del rischio idrogeologico, con la messa in sicurezza dei terrapieni non scavati;
- la messa in sicurezza delle insulae;
- il consolidamento e restauro delle murature;
- il consolidamento e restauro delle superfici decorate;
- la protezione degli edifici dalle intemperie, con conseguente aumento delle aree visitabili;
- il potenziamento del sistema di videosorveglianza.
Il progetto è sostenuto e accompagnato da un adeguato piano di studio scientifico e tecnico finalizzato alle diagnosi, all’approfondimento della conoscenza scientifica e all' indirizzamento delle scelte operative.
STATO LAVORI E GARE
L’attuale Staff del Generale Nistri ha accelerato notevolmente le attività sui cinque livelli di intervento che ricordiamo sono: il Piano delle Opere per la messa in sicurezza del sito; il Piano della conoscenza per le manutenzioni a lungo termine; il Piano di fruizione e comunicazione per l’accoglienza dei turisti; il Piano della sicurezza; il Piano della Capacity Building per le indagini e il monitoraggio del sito.
Sono state già bandite il 90% delle gare previste e per oltre la metà si è arrivati già all’aggiudicazione e all’avvio dei lavori, questo a dispetto di una macchina burocratica macchinosa e di altri fattori territoriali spesso non controllabili.
In quest’ottica il supporto che può derivare dalla tecnologia e dal Know-how del service "Rotary per Pompei" è strategica, sia perché può colmare quegli spazi attualmente non ancora gestiti, sia perché si pone in maniera trasversale rispetto a tutti i piani di intervento e ai settori che sono chiamati ad organizzarli.
SERVICE
Il Rotary Club Rimini Riviera nella serata del 14 novembre 2014, in cui il Generale dei Carabinieri Giovanni Nistri Direttore Generale del "Grande Progetto Pompei" (GPP) fu ospite e relatore presso il nostro Club, diede la disponibilità ad attivare il service tecnologico "Rotary per Pompei" in grado di supportare a livello direzionale le attività (decisionale, scientifico, tecnico, etc.).
Il 28 aprile scorso si è svolto nello splendido scenario del Parco Archeologico di Pompei, il primo incontro operativo per l’avvio del service tecnologico "Rotary per Pompei" tra il Rotary Club Rimini Riviera (socio Vito D’Ambrosio con l’assistenza del Direttore di Car-Tech Group Ing. Mauro Pizzonia) e lo staff di gestione e coordinamento del GPP, diretto dal Generale dei Carabinieri Giovanni Nistri.
E’ stata presentato all’intero staff GPP il sistema COD.Arc (Centro Organizzazione Dati Archeologici) sia per la parte del data base alfanumerico e documentale che per la parte cartografica planimetrica e spaziale. Sono state illustrate nei dettagli le potenzialità dovute all’architettura del sistema e all’adattabilità delle funzioni per soluzione immediate alle loro problematiche.
Sarà possibile, già a partire dai primi mesi di avvio dei lavori, mettere a disposizione della struttura di direzione una piattaforma di servizi che permetterà di monitorare il territorio dei 9 Comuni interessati dal GPP come i 44 ettari degli scavi di Pompei, sia dal punto di vista degli interventi tecnici e di restauro, sia dal punto di vista del controllo dei flussi turistici e delle informazioni necessarie per una adeguata campagna informativa a servizio degli oltre 3,5 milioni di visitatori che annualmente visitano Pompei.
A questo elemento, si aggiunge la possibilità per gli organi decisionali del GPP di avere a disposizione, in un colpo d’occhio, la situazione complessiva e poter quindi essere agevolati nel momento in cui si renderà necessario dover prendere decisioni, siano esse di carattere quotidiano che, strategiche, a lungo respiro.
Molto positiva è stata la reazione dei dirigenti e dei tecnici presenti, ognuno per il proprio settore ed ognuno con i propri problemi da risolvere. Si sono già delineate le linee guida dei prossimi passaggi, che vedranno a breve già i primi contatti operativi.
La citta di Pompei, distrutta nel 79 d.c. dall’eruzione del Vesuvio, sta lentamente ritornando agli antichi splendori grazie al lavoro dell’uomo e all’impegno delle istituzioni e, anche, con il contributo del Rotary Club Rimini Riviera.