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Scenari: il futuro dell’energia da oggi al 2040
25 Novembre 2019 - Articolo redatto da Massimo Lombardini – ISPI Associate Research Fellow
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha pubblicato il rapporto World Energy Outlook 2019 mentre l’Organizzazione dei Paesi Produttori e Esportatori di Petrolio (OPEC) il suo World Oil Outlook. Si tratta di due importanti documenti per capire il futuro delle risorse energetiche, alla luce dei cambiamenti che interessano il settore.Sulla base di diverse ipotesi la IEA presenta tre scenari all’orizzonte 2040:Un "Current Policies Scenario", in cui si ipotizza che i governi continuino a eseguire le attuali politiche energetiche e climatiche senza cambiamenti radicali. La domanda di energia crescerà dell’1,3% all’anno e avremmo quindi un’evoluzione del consumo energetico e delle relative emissioni di gas a effetto serra non compatibile con gli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi.Uno "Stated Policies Scenario", con politiche energetiche e climatiche annunciate da vari paesi ma non ancora pienamente incorporate nelle loro legislazioni. In questo scenario l’aumento della domanda di energia si riduce all’1% annuo.Un "Sustainable Development Scenario" con le iniziative necessarie per conseguire delle riduzioni delle emissioni dei gas a effetto serra in linea con l’accordo di Parigi.Il World Energy Outlook è un documento di centinaia di pagine ma è possibile, anche senza entrare nei dettagli dei vari scenari, identificare una serie di elementi molto significativi.Nel 2018, la domanda globale di energia è cresciuta del 2,3% e le emissioni di gas a effetto serra hanno raggiunto un picco storico. Nonostante questo, in un mondo in cui si dà per scontata l’abbondanza di energia, 850 milioni di persone non hanno ancora accesso all’elettricità.La maggioranza di queste persone vive in Africa, la cui popolazione nei vari scenari supererà nel 2040 i due miliardi. Nello "Stated Policy Scenario" l’incremento della domanda di energia dell’Africa al 2040 sarà superiore a quello della Cina. Il continente africano pur avendo enormi potenzialità per le fonti rinnovabili ha una capacità installata di 5 gigawatt, meno dell’1% della capacità globale delle fonti stesse. Per i prossimi decenni l’Africa sarà un continente con grandi sfide e allo stesso tempo grandi potenzialità per la lotta al cambiamento climatico.Sempre secondo lo "Stated Policies Scenario", la domanda globale di petrolio smetterà di aumentare intorno al 2030 arrivando al peak oil demand. Si tratta di un cambiamento epocale in quanto, negli ultimi decenni, a parte crisi congiunturali, ad esempio la crisi finanziaria del 2008, la domanda di petrolio è sempre cresciuta a ritmi più o meno sostenuti.