VIAGGIO NELLA CUCINA VEGANA
28 ottobre 2015
20:00
Conviviale con signore
Serata vegana al Club. C’era curiosità per la proposta di Paola Di Giambattista, manager d’impresa specializzata nelle relazioni internazionali che poi ha deciso che la sua strada era tra i fornelli, dove però ha portato le conoscenze su cibi e culture maturate nella prima vita professionale.
“Un bel giorno, stanca di non poter più esprimere la creatività all’interno del mio sistema, affascinata sempre più dai paesi medio orientali decisi di iniziare a “praticare” oltre che a sognare quelle culture. Ho iniziato a studiare yoga, ho praticato il Buddismo, sono stata a studiare in India e poi ho fatto una cosa che adesso va un sacco di moda, il downshifting, ossia ricominciare tutto da capo, ripartire dal basso letteralmente e in termini lavorativi è significato fare dei lavoretti occasionali da studentessa per poter frequentare le lezioni di naturopatia alla Scuola di Naturopatia di Urbino prima e all’Istituto Maitri successivamente insieme ai vari corsi di discipline olistiche che sempre più mi appassionavano”.
Nel 2008 Paola ha conseguito il diploma di naturopata con una tesi sui bambini. A seguire tanti studi, corsi, esperienze, con una voglia infinita di conoscere.
Nel 2013-2014 altri due successi: il Master in Naturopatia Pediatrica presso la Scuola di Medicina Naturale di Urbino e il Diploma di Nutritional Cooking Consultant conseguito in Novembre 2014 con il punteggio di 100/100 presso la College of Nathuropatic Medicine di Padova e una tesi su “il Bambino e i rischi e le insidie dell’alimentazione contemporanea.
Gustata la cena, davvero ottima e per questo un grazie anche a Giovanni Tucci, chef dello Sporting,
Paola Di Giambattista ha cominciato a raccontare sia la composizione dei vari piatti che le tecniche di cucina per alleggerire gli ingredienti.
“Senza rinunciare al gusto, facciamo più attenzione alla leggerezza, privilegiando cibi antiossidanti che migliorano la vita del nostro organismo. Mangiare è una emozione, ognuno di noi se chiude gli occhi ricorda un piatto della sua vita, e se si concentra facilmente ne riprova il gusto. Ecco alleniamoci a riprovare queste emozioni. E poi usciamo dall’abitudine di concentrarci su ciò che non si deve mangiare, guardiamo a ciò che si deve mangiare. Il cibo e la tavola sono presenti in ogni momento importante della nostra vita, in tutte le grandi occasioni c’è un momento conviviale, quindi è importante decidere ed essere consapevoli della qualità degli alimenti che sono su quella tavola così importante”.
Per gli assenti, il menu:
Ravioli di pasta brie con brunoise di verdure su crema di zucca gialla,
Risotto mantecato con rape rosse e pistacchio
Cotoletta di melanzane con purea di patate alla nocciola e broccoletti all’aglio nero
Gelato alle castagne e mandorle cammellate