SE LO CONOSCI LO AMI. E NACQUE LA MONDAINO YOUNG ORCHESTRA.

15 ottobre 2012   00:00  

Ecco un'altra Cronaca Malatestiana del nostro Gibo.
 
Guardateli in questo simpatico fotomontaggio. Sono i magnifici quattordici musicisti (e il loro Direttore) della Mondaino Young Orchestra, che venerdì 28 settembre, prima delle tre serate del dodicesimo Festival del jazz tradizionale dixieland e swing, hanno fatto impazzire il Teatro Novelli.
E la più giovane Orchestra del genere di tutto il Continente- mi dice Rino Amore che, dopo averla vista nascere cinque anni fa, l’ha incoraggiata e infine invitata sul palco subito dopo l’esibizione della romagnolissima e ormai internazionale Ambassador Band. Questi straordinari ragazzi , la cui età va dai nove ai diciassette anni, si sono presentati in una formazione tipo di tutto rispetto. Front-line: due trombe, due clarinetti, un trombone e tre sax; back-line: banjo, pianoforte, contrabbasso, batteria e washboard. E il pubblico che riempiva la sala non ha tardato a scaldarsi. Gli scroscianti applausi che hanno accompagnato l’esecuzione a piena orchestra di “Some the days” e “Basit Street Blue”, sono diventati sempre più intensi ed entusiasti con l’ impegnativo “Georgia Camp Meeting”, raggiungendo l’apoteosi finale durante il classico “Wen The Saints Go Marchin’In”. Ancora emozionato e commosso dall’ ondata di giovinezza che proveniva  non solo dal palco ma anche dal loggione, invaso da intere classi di studenti di scuola media venuti a fare il tifo per i loro beniamini, mi apparto, al termine della serata con il giovane Direttore e Pigmalione di questa straordinaria band, per cercare di capirne di più.
-“ La MYO- mi risponde il Maestro Michele Chiaretti- si è costituita nel 2011 ma il progetto di trasmettere ai bambini la passione per il Jazz Tradizionale nasce nel 2007, proprio grazie alla settima edizione del vostro Festival, quando, passeggiando per Riccione, mi colpì il manifesto che annunciava ben otto serate di musica con orchestre venute da mezza Europa: Olanda, Ungheria, Portogallo, oltre a formazioni Italiane e addirittura a una “battaglia delle band”, protagonista la Prima Rimini Dixieland Jazz Band. A dir poco incuriosito, ho chiesto a tre nostri allievi della Scuola di Musica del Corpo bandistico di Mondaino, dove insegno assieme ai Maestri Marco Tasini e Cristian Casadei, di recarsi in avanscoperta ad assistere alla prima serata. Beh, quei tre, (che, pensi, erano rockettari puri!) sono tornati letteralmente scioccati e mi hanno parlato del concerto con un entusiasmo che non dimenticherò mai. Due giorni dopo, armato di telecamera mi sono fiondato anch’io in Piazzale Fellini…Duemila persone trascinate dalla musica magica dei “Dixie Gang di Lisbona... Un palco incredibile… Da quel momento nasce il progetto (o meglio il sogno) di creare qualcosa di unico, partendo praticamente da zero…
-”Mi ha impressionato il vostro Contrabbassista, con quelle manine forti e sapienti sullo strumento alto il doppio di lui!
- “ Sì, Pierfrancesco Grelli, ha undici anni e già si trova a ricoprire il ruolo, di forse maggiore responsabilità. Il suo lavoro è iniziato a sei anni su una piccola chitarra classica; a sette è arrivata la sfida col basso elettrico…Quest’anno non poteva che approdare al contrabbasso. E promette di fare davvero strada per il suo talento, serietà, costanza…Ma tutti i nostri ragazzi hanno iniziato più o meno alla sua età e ognuno di loro ha dimostrato da subito una musicalità e un talento fuori dal comune. Così come Chiara Nicolini (clarinetto) ed Enrico Borra (tromba) che si sono classificati primi all’ammissione al Conservatorio Rossini di Pesaro, o Enrico Uguccioni (sassofono) che è riuscito ad entrare a far parte di una tra le classi più prestigiose d’Italia, quella del celebre sassofonista Federico Mondelci. Ma gli altri ragazzi e ragazze della MYO ( Casadei,Rossi, Carletti, Bruscoli, Sanchini, Lampis, Vignali, Tasini, Gabellini e Bertozzi ) non sono sicuramente da meno e anche se non hanno scelto la strada del professionismo, hanno tutti raggiunto un grado di preparazione non indifferente.
-“Mi ha colpito l’entusiasmo dei ragazzini accorsi in massa al Novelli. Non mi aspettavo un afflusso così imponente…
-“Le dirò che prima del nostro debutto al Festival abbiamo organizzato una specie di lezione-concerto, presso la Scuola Media “Maestre Pie” di Rimini, grazie alla quale gli studenti hanno potuto scoprire dal vivo il Jazz Tradizionale, la sua storia, le sue sonorità e gli strumenti che lo caratterizzano. L’entusiasmo è esploso alla fine di ogni brano…Ed è stato tale che, dopo aver perfino chiesto gli autografi a tutta l’Orchestra, il che ci ha lasciato sbalorditi, le classi si sono organizzate, affluendo in massa al teatro Novelli…
Le osservazioni del Maestro Chiaretti, confermano ciò che ho sempre pensato del Jazz Classico. A differenza del noiosissimo jazz moderno dove ( come dice Lino Patruno) la maggior parte del pubblico, se non è andata via al terzo brano è…perché si è addormentata, il jazz tradizionale dixieland e swing, è fantasia, comunicazione, gioco, allegria, improvvisazione, e regala una gioia inesprimibile tanto a chi lo suona quanto a chi lo ascolta, spesso interagendo, dalla sala, con gli esecutori. E dunque quando lo incontri , dal vivo, non puoi fare a meno di amarlo. A partire dai sei anni…

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MULTI-ROTARY - Distretto 2072