Due neologismi hanno contrassegnato la storia di Rimini degli ultimi 40 anni: riminizzazione e divertimentificio. Ma c'è dell'altro, molto altro. Ce ne ha parlato Giorgio Tonelli, giornalista professionista, laureato in Filosofia all'Università di Bologna e dal 1985 al 2021 giornalista in RAI, dove ha ricoperto vari incarichi, fra cui caporedattore-responsabile della redazione RAI dell'Emilia-ROMAGNA.
Per dieci anni è stato docente a contratto di comunicazione televisiva all'Università del Molise, assessore alla cultura del comune di Castenaso dal 2009 al 2018. Il 19 gennaio del 2021, con un articolo sul "Corriere di Romagna", ha proposto Rimini come capitale italiana della cultura e alla fine, verso l'epilogo della serata, il ragionamento è sfociato su questa ambiziosa candidatura.
"Sapremo l'esito il 29 marzo 2024, nel pieno del programma in svolgimento a Pesaro che sarà capitale in quell'anno. A fine 2023 sapremo se siamo fra le dieci finaliste. Al di là dell'esito, è importante aver avviato un percorso che renda Rimini consapevole della ricchezza che ha ereditato, con monumenti di assoluto valore che meritano la stessa attenzione riservata alla vocazione balneare".
"Rimini è anche una città che ha perso grandi occasioni nella sua storia, stavolta non possiamo lasciar passare questo cammino senza coinvolgerci pienamente. Nel 1936 il festival della canzone italiana nacque a Rimini e andò in diretta sulla Radio nazionale, poi si raferì a Sanremo e sappiamo quanto sia diventato importante. Ma anche l'attuale Festival del Cinema di Giffoni ebbe una primogenitura a Rimini nel 1962 con una rassegna del film di animazione. La leggenda di paolo e Francesca ci è sfuggita di mano, Miss Italia nacque a Rimini.... insommatante cose sono successe, figlie di grandi intuizioni che però non si sono tradotte in crescita complessiva. Ora vogliamo alzare l'asticella, dare una identità più completa alla città, quella identità che il semiologo Fabbri disse che è rimasta sepolta sotto le bombe della seconda guerra mondiale".
L'intervento di Giorgio Tonelli s'è dipanato fra citazioni e suggestioni, poi il dibattito ha rilanciato altri temi e ha segnato chiaramente quanto tutti vogliamo una città ancor più bella e completa, anche più curata.
"Quest'annoi ricorre il 180 anniversario del primo stabilimento balneare la nostra natura è quella, ma oggi l'ospite chiede più di un lettino e di un ombrellone. Abbiamo tante di queste risposte nel patrimonio disponibile ed altro che, magari sotto terra, dovremmo più valorizzare".
Ma oggi quale Rimini viene raccontata sugli schermi dei cellulari, in TV, al cinema, nei quotidiani, nei libri o nei rotocalchi ?
Di certo, l'essere una città balneare condiziona la comunicazione dell'immagine di Rimini, ma questo non rischia di essere anche un limite ?
Rimini è realmente come viene raccontata e percepita dai non residenti ? Oppure è una città sovraesposta, spesso verosimile piuttosto che vera ?
Si ringrazia il socio e Past President Maurizio Temeroli per la proposta della serata