Il Prof. Stefano Catrani (Stefanino per gli amici) Direttore U.O. Dermatologia Azienda USL della Romagna, rappresenta il classico esempio del “Malatestiano”. Arguzia mista a sarcasmo, parlar schietto, rustico fuori e tenero dentro… Bravo Professore! Bravo anche per essersi reso conto che una relazione imperniata esclusivamente sulla materia di cui è uno dei più riconosciuti esperti italiani (il tumore della pelle), avrebbe sicuramente mandato di traverso a qualcuno la lauta cena ammannitaci dalle Soroptimist nell’interclub di mercoledì 18 Febbraio. L’argomento della serata: è invece “Rimini e il sole: dal primo ospizio marino alla stagione dei grandi alberghi”. Un tema svolto attraverso il divertente commento di numerose e spesso inedite immagini d’epoca tra le quali ha poi fatto capolino, a proposito di esposizione al sole, una informazione completa ed efficace sulla neoplasia in questione. Si parte con le “attrici” che introducono la serie fotografica. Due magnifiche donne negli ampi costumi da bagno del primo novecento, seguite da una stupenda ragazza sorridente, parzialmente immersa a riva nel classico monopezzo nero del dopoguerra, per chiudere il “cast” con l’immagine di una bella fanciulla ai giorni nostri, disinvoltamente allungata sulla battigia. Si scoprirà soltanto alla fine, che le “attrici” sono nell’ordine la nonna e la zia, la mamma, e la moglie del relatore… Il quale si è soffermato sull’evoluzione balneare di Rimini a partire dagli esordi sino ai giorni nostri, ponendo l’accento non solo sul primo stabilimento dei bagni (dovuto all’ispirata iniziativa del Conte Ruggero Baldini e di Claudio Tintori che prima di passare la mano al Comune finirono “quasi in bolletta” per mancanza… di un “motore immobiliare) ma soprattutto sulle cure marine. Da quelle praticate nel primo Istituto Idroterapico collegato allo Stabilimento, a quelle che avevano luogo nei prestigiosi e qualificatissimi Ospizi Marini sorti per combattere soprattutto la scrofola e il rachitismo dei bambini, con particolare riferimento a quello che fu considerato allora il migliore d’Italia: l’Ospizio Matteucci. Una villa meravigliosa con ampio giardino vicino a Piazza Tripoli…E…”Indovinate cosa c’è ora al suo posto?” –domanda il Relatore. Nessuno è in grado di rispondere. Compare allora sullo schermo tra squillanti risate e ironici commenti…nientedimeno che la Standa”! E le Colonie che fine hanno fatto? Beh, il restauro definitivo di quella fondata dal famoso medico Augusto Murri, primo esempio italiano di costruzione in cemento armato, sfuggita miracolosamente trent’anni fa alle ruspe comunali, si trova ancora al palo per ragioni burocratiche e amministrative difficilmente spiegabili. Non parliamo delle Colonie Marine fasciste, dallo stile architettonico notevole, ora ricettacolo di barboni e prostitute. Qui gli accenti del Professore si fanno accorati. Una simile trascuratezza appare davvero inspiegabile! Ma torniamo a Rimini e al sole. Un conto è l’esposizione continua e abituale del marinaio o del contadino altra cosa il vero e proprio trauma subìto dalla pelle, ove quello che una volta si chiamava “villeggiante”, pretenda, di raggiungere in breve tempo la gratificante “abbronzatura”. Una moda che ha origini relativamente recenti ed è purtroppo, soprattutto se unita al fumo delle sigarette, una delle cause scatenanti del tumore della pelle. Tant’è che statisticamente Rimini raggiunge una incidenza di 43 casi ogni 100.000 abitanti, un dato superiore alla media europea, che si avvicina a quello del continente australiano, il più colpito. Per fortuna il melanoma, che scatenato in tutta la sua virulenza porta al decesso nel 78% dei casi, può essere sconfitto grazie ad una adeguata prevenzione ai suoi inizi. Prevenzione che è in grado di azzerare, o quasi, la mortifera percentuale di cui sopra. E dunque occhio alle macchioline sospette che partendo dal mezzo centimetro circa tendono a ingrandirsi. Grazie alla continua collaborazione di medici generici, pediatri e farmacisti, che si avvalgono ora, per una immediata prima diagnosi, di un prezioso strumento: il dermatoscopio –conclude il Relatore- siamo riusciti a ridurre l’afflusso scoordinato nei nostri reparti dei portatori di falsi sintomi.. Con questo indispensabile lavoro di gruppo, siamo così riusciti a razionalizzare e a selezionare la domanda con conseguente efficiente e immediato intervento dello specialista. Per finire. A proposito di spiaggia e di sole, non è mancato ,da parte del malatestianissimo Professore, un breve accenno ai “birri” degli anni 60. I quali si dividevano in due categorie. I birri da ballo e quelli da spiaggia. I quali ultimi “imbarcavano” in virtù proprio della famosa “abbronzatura”. Ma attenzione ad imbattersi nella “fraida”! In tal caso una semplice frase buttata là dagli amici poteva far drizzare i capelli sulla testa del malcapitato “birro”. “Ti cerca Catrani”. Lo specialista riminese per antonomasia in Malattie Veneree e della pelle nonché nonno di chi ci ha regalato una serata quanto mai divertente e istruttiva.
Giuliano Bonizzato