Stefano Medas è una persona che sa diventare un magnete. Perché conosce, sa comunicare e incuriosire. Forse perché il primo curioso è proprio lui.
L’incontro del Club con Stefano Medas è sempre fonte di arricchimento. Formidabile il suo aiuto nel service legato al restauro delle due ancore che oggi attirano attenzione al Museo della Regina di Cattolica; formidabile ieri sera con la sua capacità di raccontare la prima fatica letteraria legandola alla storia da lui conosciuta, arricchita di fantasia non fine a se stessa ma come contributo della conoscenza e della comprensione.
“Ho scritto questo libro in un momento particolare. In un periodo di poco lavoro e di una pausa a causa di un malanno fisico, mi sono ritrovato a fare qualcosa che sapevo avrei fatto prima o poi. Abituato al rigore della scrittura dei testi scientifici, il romanzo mi ha permesso una libertà di raccontare che mi è piaciuta tanto”.
Rex Iuba racconta che a Roma, nel 46 a.C., nel consueto corteo trionfale post vittoria, Cesare reduce dalle vittorie in Africa oltre a mostrare ciò che restava dello sconfitto portò con sé un bambino di due anni orfano di guerra. Giuba è figlio del re di Numidia, sconfitto dai cesariani. Gli dèi evitarono a lui una vita nella miseria, gli riservarono invece una vita da erudito nella famiglia di Augusto, che poi lo mette alla guida del regno di Mauretania, in Nordafrica, e a dargli in sposa la bella e sensuale Cleopatra Selene, figlia di Cleopatra e Marco Antonio, una donna colta e raffinata, pure lei ‘orfana di guerra’ e africana. In un’epoca in cui le guerre civili in quelle zone d’Africa fiorivano numerose, scegliere la parte sbagliata era una condanna. Per Giuba ci fu qualcosa più del perdono, quasi un disegno che solo la lungimiranza di un imperatore romano poteva mostrare. Un colpo di genio: una coppia di africani a guidare un territorio africano, ma educati e cresciuti a Roma.
Giuba ama la geografia e nel periodo in cui Roma ha bisogno di disegnare il mondo, i suoi viaggi diventano utile patrimonio. Si parla di Canarie nel romanzo, le Isole Fortunate, luoghi sospesi fra mito e realtà, ai confini del mondo conosciuto. Cosa riserva questo viaggio a Giuba e ai lettori, lo lasciamo alla curiosità di chi vorrà approfittare di questa bella occasione, la lettura di un romanzo che solo ad ascoltarne i racconti dell’autore… vien voglia di leggerselo.