Il corretto processo di inserimento nel Club prevede che i soci recentemente entrati abbiano l’opportunità di dar seguito agli incontri e alle chiacchierate informali con una serata nella quale raccontarsi. E’ stato il caso di Andrea Buscaroli e Alessandro Mori. Ala fine, la sensazione netta che anche questa volta si tratti di ottimi rotariani! Andrea Buscaroli è un medico bolognese, direttore di nefrologia e dialisi a Ravenna. Al suo fianco ha Paola, anch’essa medico a Rimini; ha due figli, una femmina che di mestiere è stilista ed un maschio ingegnere. Dopo la laurea, sono seguite due specializzazioni, un’esperienza di ricerca al Sant’Orsola, altre legate a trapianti e organizzazione, prima di dedicarsi ad esperienze all’estero in Germania, a Grenoble, Oxford e Barcellona per imparare l’organizzazione del trapianto. Quattro anni fa, cogliendo una opportunità (la nefrologia a Ravenna era da tempo senza una guida) arriva in Romagna. Ora ha anche il compito di organizzare la sua disciplina nell’ambito del processo che porterà alla USL unica. Ha maturato esperienze di volontariato in Albania e in Guatemala, dove ha messo a frutto la sua professionalità per risolvere problematiche di vario genere. Ama le mostre, il teatro, la musica e il cinema, ma anche la vela. "Mi attrae il servire – ha detto – nella sua accezione concreta, del fare. Con una convinzione: c’è tanto da fare vicino a noi, dove incontriamo disagi spaventosi". Alessandro Mori è un giovane quarantenne, architetto con una formazione scolastica svolta a Rimini prima della laurea in architettura a Firenze. La passione di famiglia è maturata col tempo, non subito ai primi esami. "Oggi però non mi immaginerei che architetto". Durante la tesi conosce Rossella, oggi al suo fianco col piccolo erede. Dal ’97 si immerge nel lavoro di studio, un ambito particolare perché si fonda sulla passione ed il lavoro di mamma e papà. Con l’arrivo di Alessandro e Rossella la composizione accentua la sua atipicità, ma valorizza la risorsa fondamentale: la condivisione del sapere. "Da giovane architetto, lavorare al fianco con professionisti esperti che hanno a cuore la trasmissione delle conoscenze, è un vantaggio importante". Alessandro matura anche esperienze di insegnamento all’Università di Ferrara, dove incontra l’alba delle tecniche della progettazione ambientale, in quegli anni quasi solo una indicazione filosofica. Alcuni lavori segnano i primi anni: il restauro del campanile di Santa Colomba, il restauro di palazzo Ghetti, il restauro del palazzo ex Banca d’Italia (Palazzo Agolanti). "La mia sfida professionale è alimentare lo studio con un respiro ampio, allargando l’attività in connessione con un network di professionisti italiani e stranieri": Socio Fai, dieci anni alla Round Table (anche presidente), la passione per la storia, la musica, i motori, completano il suo profilo. E un hobby, la collezione di fili a piombo, quelli che in un cantiere certificano che un muro è dritto.