NUOVE NOTIZIE A RIMINI
19 luglio 2011
20:00
Caminetto
Relatori Claudio Casali
Una scelta coraggiosa. Ieri sera al Club abbiamo ascoltato il racconto sul nuovo progetto editoriale che s’è affacciato in città il 3 maggio scorso: il Nuovo Quotidiano di Rimini. La scelta è coraggiosa per una serie di motivi: il primo è che si tratta del quarto quotidiano della città e quindi l’arena della competizione è molto affollata; il secondo è che nasce in un momento in cui scendono progressivamente le copie dei giornali che gli italiani e i riminesi comprano in edicola; il terzo è che è gratuito e quindi si affida la voce ricavi al cento per cento alla raccolta pubblicitaria; il quarto è che per scelta rinuncia a qualunque contributo pubblico per il sostegno dell’editoria e il giornale lo ricorda tutte le mattine con un’apposita dicitura posizionata sotto la testata.
Claudio Casali, direttore del Nuovo Quotidiano e ispiratore del progetto, ha dato una serie di motivazioni ad ognuno dei motivi che rendono l’impresa assunta assai coraggiosa.
Da maggio è entrata in scena una proposta nuova e che rompe gli schemi, una cosiddetta free press che arriva nelle mani dei lettori da vari canali distributivi: l’edicola, i supermercati, gli uffici pubblici, gli strilloni, ecc. Non un modello classico come lo sono i Leggo, City, Metro, figli di progetti editoriali originati da grandi gruppi che diversificano la proposta per aggregare introiti pubblicitari. NQ è un giornale a tutti gli effetti, con una redazione (5 giornalisti più i collaboratori) organizzata e con la quasi totalità delle pagine dedicate alla cronaca locale. Se gli acquirenti calano, NQ li vuol conquistare con la convenienza e quindi si rivolge sia a quell’11-12% di lettori che si reca la mattina in edicola, ed anche all’89% che non ci va.
Per soddisfare i costi, il ricavo è solo pubblicitario e quindi NQ punta sulla diffusione: 12mila copie ogni mattina, ovvero più o meno la somma degli altri tre quotidiani locali, con un’attrattiva importante per gli investitori che cercano uno strumento di larga diffusione. Normalmente, un giornale incassa il 45% dall’edicola e il 55% dalla pubblicità. Infine l’aspetto dei contributi. In Italia i giornali ne beneficiano in maniera diretta (editoria cooperativa, giornali di partito, ecc) per circa 300 milioni. Altri 450 arrivano per via indiretta, ovvero per facilitazioni nei costi telefonici e di spedizione. Dei secondi ne beneficiano praticamente tutti, per dire lo stesso Sole 24 Ore per 20 milioni.
“Anche a Rimini – ha detto Casali - ciò accade per 5 milioni complessivi fra Corriere e Voce. E’ un bene che ci sia un costo per agevolare l’accesso ai contributi, bisognerebbe solo restringere le maglie di chi ne usufruisce, evitando qualche trucchetto assai diffuso in Penisola”.
Alle spalle di NQ c’è una compagine di finanziatori, fra i quali protagonisti diretti dell’impresa (Direttore Responsabile e Direttore Commerciale, un paio di azionisti di minoranza ed uno ‘forte’ ma sempre al di sotto del controllo dell’impresa, che è l’imprenditore Antonello Morina.
“Per vincere la nostra scommessa – ha detto Casali – dobbiamo per forza essere neutri nei contenuti, nel senso che non possiamo permetterci di essere di parte. Come fare? Basta volerlo, chi non lo è, decide di fare consapevolmente una scelta diversa”.
Al progetto partecipa anche una componente importante come il portale internet. Nqnews.it riporterà sempre più, durante il giorno, le notizie che via via vengono inserite in pagina durante il lavoro di cucina della redazione.
“Con un progetto come questo – ha detto Casali – possiamo permetterci di non ‘urlare’ le notizie per accalappiare lettori. La nostra informazione non costa nulla”. I progetti di NQ sono ora quelli di espandersi nelle città della Romagna e ciò porterà ulteriore sostanza al sito internet che diventerà (così come la possibilità di sfogliare il giornale on line già dalle 24.00) uno strumento d’informazione di grande impatto. Perché sia produttivo è necessario che crescano i volumi di fatturato su internet, dove sono in crescita esponenziale i contatti ma non ancora gli investimenti.