LINGUAGGIO COMUNE vs LINGUAGGIO SCIENTIFICO: LE ORIGINI DI GROSSOLANI ERRORI

12 luglio 2011   20:00  
Conviviale con signore

Serata di grande interesse martedì al Club. Il Prof. Loris Grossi, docente di Chimica Industriale presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna ha intrattenuto i numerosi presenti sui rischi di adottare pienamente il linguaggio comune, inteso come "sentire comune"
o comunque un passa parola di "concetti" molto spesso derivanti da una errata interpretazione di fenomeni.
Modi di dire e di pensare che diventano una ‘una legge non scritta’ (ma a volte anche scritta) che forma consensi, e quindi uno zoccolo duro difficile da riconvertire alla verità scientifica. Per chiarire il concetto il Prof. Grossi ha usato tre spunti, colti durante la recente avventura elettorale per mostrare come si utilizzi erroneamente "un concetto" (per ignoranza) ma certi di accattivarsi consenso. Qui di seguito appunti sulla serata sulla base della scheda preparata cortesemente dal Prof. Grossi.
 
“Quindi il primo punto – ha detto - riguarda l'inquinamento e sottolineo come il messaggio che passa, ad esempio sul particolato (polveri fini) PM10 abbia si un fondo di verità ma occorre analizzare esattamente cosa significhi e quali siano le fonti principali che, di fatto, sono di origine naturale”.
 
“Nel secondo punto evidenzio la differenza di "valore" che si dà ad una sostanza sia dal punto di vista ‘comune’ che scientifico. In particolare mi riferisco alla differenza tra Grafite e Diamante, sono chimicamente la stessa "cosa", carbone, ma sottolineo come la grafite, o comunque nuovi materiali aventi la struttura simile alla grafite siano di gran lunga di maggior valore del diamante, con l'esempio del PalaCongressi e dei rinforzi ipotizzati in fibra di carbonio”.
 
“Terzo punto, anche questo uno spunto della campagna, quando un gruppo solidale d'acquisto faceva richieste sulla bio-purezza dei prodotti da commercializzare, senza nitrati/nitriti, etc. Parto da questo punto non per difendere l'uso indiscriminato di questi preservanti ma per fare vedere come il nostro corpo esiga l'assunzione di questi, essenziali al suo funzionamento, sino ad arrivare ad ultime proposte presentate in alcuni meeting, un paio di mesi fa, dove si ipotizzava la vendita di acqua addizionata di nitriti per sopperire alla deficienza di ingestione di tali composti per comportamenti alimentari completamente cambiati. Indirettamente, essendo la maggior fonte di questi composti le verdure, si esalta la dieta mediterranea!”

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