LE CRONACHE MALATESTIANE DI GIBO
22 settembre 2011
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Forse, dopo l’apertura della Inchiesta della Procura sugli sversamenti fognari, il nostro nuovo Sindaco ha avuto troppi problemi con quella vera per occuparsi anche della “similcacca” algale che, dopo aver minato la trasparenza delle acque costiere per tutta la stagione ha infine, in agosto, come avviene sempre quando il mare è caldo e calmo, dipinto il mare di rosso e di marrone lungo la fascia di balneazione destinata soprattutto ai bambini.
Per cui gli ripropongo nuovamente, in sintesi, ma con ulteriori puntualizzazioni e aggiornamenti, la domanda di cui alla mia “lettera aperta” pubblicata dalla Voce di Romagna del 18 luglio u.s.
Caro Sindaco ci sa dire, nel fragoroso silenzio dei suoi predecessori (che non solo non hanno risposto alla “Voce di Romagna”, ma neppure alle reiterate interpellanze consiliari sul tema) per quanti anni ancora, dovremo tenerci nei primi cento metri dalla battigia, là dove fanno (o vorrebbero fare) il bagno i bambini, le micro e le macro alghe da depuratore con conseguente mancanza di trasparenza del mare e strane e allarmanti sue colorazioni? Vi è qualche probabilità che, in futuro, i reflui del depuratore (il nostro Po!) e relativi fosfati e nitrati vengano utilizzati per irrigare i campi o lavare le strade anziché per concimare il mare?
Tenga presente, caro Sindaco, che, da Buon Cittadino Riminese, mi sono sempre premurato di informare il pubblico, attraverso queste mie Cronache, che, dopo essere stati i primi in Italia ad installare i depuratori, li possediamo, ora, di ultimissima generazione e tali da rendere quasi potabile l’acqua del mare, a differenza di tante bellissime località che vantano acque trasparenti ma inquinatissime. E che, inoltre, i nostri parametri, circa la presenza di coliformi fecali, sono di gran lunga più severi di quelli fissati dalla Comunità europea. Ma, caro Sindaco, l’acqua del mare, oltre che potabile dovrebbe essere anche azzurra e trasparente, come quando i depuratori non esistevano…Perché come si fa a spiegare a un Milanese saccente che non conosce neanche come è fatto un depuratore, a un tedesco incazzato che giura che il prossimo anno andrà in Croazia o a una mamma disperata perché non sa se deve fidarsi o meno di mandare in acqua i pargoletti, che l’alga non è merda, che il bacterium coli è invisibile e non dipinge il mare di rosso e che la microalga non può essere tossica stante il monitoraggio continuo della Costa da parte dell’Arpa?
Insomma, caro Gnassi, mi creda: è stata fatta tanta di quella confusione tra merda saltuaria e alga costante che ormai la maggior parte di quelli che una volta si chiamavano bagnanti, non ci capisce più un tubo.
Bisognerebbe almeno, in attesa di risolvere il problema, che Lei, avvalendosi del Suo Prestigio Istituzionale, provvedesse a dissipare l’equivoco merda = alga, alga = tossicità, magari anche attraverso il Publiphono. Meglio che niente…Che ne dice? E poi, per favore, si convinca che il problema potrebbe assumere altri e più preoccupanti aspetti, se sulla nostra costa arrivasse davvero l’Ostreopsis ovata, microalga tossica caratteristica dei climi caldi e tropicali che predilige proprio gli ambienti dove, come da noi, sono già presenti alghe brune o rosse e tratti costieri caratterizzati da bassi fondali privi di correnti. Facciamo pure i debiti scongiuri. Ma resta purtroppo il fatto che l’Ostreopsis, dopo aver fatto il suo ingresso in Puglia nel 2001, aver colpito la Liguria nel 2005, interessato la Costa di Fregene nell’estate del 2006, provocato una fioritura eccezionale nelle Marche tra il Passetto e Sirolo nel settembre 2008, si è presentata quest’estate, non solo a Trani* ma, nuovamente , al Passetto di Ancona….Con conseguenti divieti di balneazione…
Non pensa che sarebbe meglio prevenire questa possibile eventualità, attuando rapidamente almeno il Piano più facile e meno costoso, già approvato da ben sei anni, comportante la destratificazione delle acque dolci attraverso la loro immissione nel Porto Canale con conseguente notevole abbattimento delle fioriture algali?
A proposito. Il mare, in questi ultimi giorni di settembre è notevolmente migliorato in termini di trasparenza e vitalità. Sono tornati perfino i branchi di pesciolini sulla riva. Poiché, infatti i nostri ospiti si sono per lo più dileguati, anche la quantità di acqua sversata in mare dal depuratore (120.000 metri cubi al giorno nei periodi di maggior afflusso) è drasticamente diminuita con i conseguenti benefici effetti di cui sopra. Come volevasi dimostrare.
In attesa di Suo cortese riscontro voglia gradire i miei migliori saluti.
* Dopo la diffusione da parte dell’Arpa dei dati relativi al monitoraggio della presenza di Ostreopsis Ovata, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha convocato un tavolo tecnico con la partecipazione di Legambiente e WWF, Comando della Capitaneria di Porto, Comando Corpo Forestale dello Stato, ROAN Guardia di Finanza, Arpa Puglia. E’ stato attivato un call center. Le autorità sanitarie e le Forze dell’Ordine sono state allertate. Le riunioni si svolgeranno periodicamente per coordinare le varie attività.