"Le scuole non hanno chiuso". Ha esordito così - presentato da Gianluigi Polazzi - il relatore Ing. Francesco Tafuro, già docente d’informatica ed elettronica, ora dirigente scolastico presso il liceo Serpieri di Rimini. "Abbiamo soltanto modificato il nostro modo di operare".
Si tratta della DAD (didattica a distanza) che si svolge sotto
la direzione e responsabilità dei Presidi sia per quanto attiene al reperimento
delle risorse che alla gestione tecnica e del personale. Siamo di fronte a una didattica
sincrona dove il docente cerca di limitare il faccia a faccia televisivo (cui
consegue l’inevitabile allentamento attenzionale dell’allievo) sollecitando la sua
partecipazione a varie forme di dibattito.
La prossima riapertura degli Istituti Scolastici presenterà problemi
del tutto inediti. L’equiparazione degli studenti a prestatori d’opera e delle infezioni
da coronavirus contratte all’interno degli edifici scolastici ad infortuni sul
lavoro, trasforma infatti la Scuola in una sorta di Azienda con il dirigente
scolastico nelle vesti di datore di lavoro. Tenuto, di conseguenza ad adottare
gli opportuni sistemi di sicurezza antinfortunistica quali ingressi
scaglionati, suddivisione delle classi e utilizzo di dispositivi di protezione
individuale. Da qui anche l’importanza di protocolli e linee guida cui i Presidi
dovranno scrupolosamente attenersi, onde evitare pesanti conseguenze sia civili
che penali in caso di contagio.
Numerose al termine della relazione (accompagnata dalla proiezione di slides) le domande degli intervenuti. Di particolare interesse il tema, sollevato da Pietro Gobbi, sui riflessi psicologici nell’allievo di questa inedita forma d’insegnamento. Sul punto, il relatore ha dato atto che a trarre particolare giovamento dalle video lezioni sono gli studenti più timidi ed introversi che con la DAD trovano minore difficoltà a interagire con l’insegnante e i compagni. Confermando altresì, perdurando la pandemia, la probabile limitata sopravvivenza di tale didattica anche dopo la riapertura delle Scuole. Ciò in quanto, stante l’impossibilità di incrementare il numero dei docenti onde sopperire alla suddivisione delle classi, si dovrà necessariamente alternare la DAD alle normali lezioni in aula. La videoconferenza si è svolta nella forma di interclub con gli amici del Rotary Riccione Cattolica sotto ’impeccabile regia del Presidente Paolo Braccini e l’assistenza tecnica del Deus ex machina Vito d’Ambrosio. La serata si è svolta in interclub con il Rotary Club Riccione Perla Verde.
Gibo Bonizzato