LA CUCINA MEDITERRANEA

02 ottobre 2012   20:00  
Conviviale

“Mi dicono che nel vostro Club non ci sono donne. Beh, nel Primo Club di Algeri di cui sono stato Socio le cose andavano più o meno come da voi. Poi, nel secondo Club che ho fondato in prima persona ho deciso di correre il rischio –al massimo mi avrebbero buttato fuori!- e ho aperto al gentil sesso. Dopo pochissimo tempo le signore erano passate dall’iniziale 20 per cento al cinquanta! Il Governatore marocchino non ha mosso ciglio e a questo punto ho optato per l’ein plein nominando una donna presidente. Bene, questo Club è diventato il numero Uno dell’Algeria per azione e contatti internazionali con gemellaggi a Napoli, Aquila, Prato…Se questa mia esperienza può suggerirvi qualcosa….Il Conte Prof. Franco Santellocco, marsicano di nascita, ma cittadino del mondo, Presidente della V Commissione del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, esperto in gasdotti, politiche economiche e sociali, impianti criogenici e biochimici, fondatore di Associazioni legate all’Emigrazione, e mille altre cose ancora, quarant’anni trascorsi nei paesi arabi, esordisce così, a braccio, simpaticamente, prima di procedere alla lettura di un suo breve saggio storico-culinario sulle affinità gastronomiche che uniscono le sponde del Mediterraneo, veicolo ideale, per aprirsi alla reciproca conoscenza. Le due tavole, poste a confronto si differenziano ben poc,o giacchè gli ingredienti principali sono quelli della salubre dieta mediterranea :olio d’oliva, pasta,  riso, formaggio, pesce, pollo, manzo, ceci, fagioli, pomodori, cetrioli, latte, mentre variano solo gli accostamenti tra le pietanza, le spezie, i tempi di cottura. Le diversità vere si evidenziano soltanto nelle bevande. Molto usato, nei paesi arabi è il thè alla menta mentre gli alcolici sono pressoché banditi. La Cucina Mediterranea, patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO, fa dunque parte di una comune identità storica e culturale. E se la cassata siciliana ha origini arabe, i nostri spaghetti spopolano nell’antistante sponda africana dalla quale è arrivato a noi, nel XIV secolo, anche il caffè.
 La personalità del relatore, ricca di afflato umano, di entusiasmo, di amore per la vita e per i propri simili, emerge soprattutto  al momento delle domande. E così. al termine della serata, ci rendiamo conto come la gastronomia abbia rappresentato, in fondo, soltanto un pretesto per introdurre concetti di tolleranza, simpatia reciproca, comuni ideali, spirito di servizio. E per sottolineare il rispetto e anche l’affetto che l’Italia gode tra i popoli del Mediterraneo, presupposto ideale per ulteriori sviluppi del nostro commercio, industria e tecnologia. Prossimo Club Contatto? Algeri!
 
Gibo Bonizzato
 

MULTI-ROTARY - Distretto 2072