IL BUSINESS RIVOLUZIONATO DA INTERNET

21 settembre 2016   00:00  

Ventisette anni di internet hanno rivoluzionato il mondo, anche quello di chi pensava di avere radici così profonde da poter resistere al vento impetuoso del cambiamento.

E’ il caso del mondo delle assicurazioni. Il bisogno di proteggersi dai rischi è uno dei più antichi e primari e risale al 2700 A.C., quando nacquero le prime assicurazioni con gli Egiziani che crearono una copertura per le spese funebri dei tagliapietre.

A parlarci di questo viaggio impetuoso nel cambiamento di uno dei business più antichi per l’uomo, ma assimilabile a tanti altri ambiti, è stato ieri sera Andrea Pezzi, Direttore Innovation e New Business Solution di Unipol Sai.

“Internet ha prodotto tre conseguenze che considero fondamentali: ha reso possibili azioni in ogni momento e in ogni luogo grazie ad una connessione; ci ha messo nella condizione psicologica di poter chiedere a internet ciò che vogliamo, anche quel che non avremmo il coraggio di chiedere ad una persona, proprio perché non dobbiamo render conto a nessuno; ha creato una aspettativa di risparmio.

Declinata sul business, questa triplice realtà ha reso possibile creare una audience molto più ampia e immediata, ha aumentato le conoscenze del singolo ed ha generato una accelerazione poiché internet è allo stesso tempo media e canale di comunicazione”.

Il mondo delle assicurazioni ha attraversato i secoli e se anche nel 600 A.C. i cartaginesi assicuravano i loro trasporti, si arriva al 1424 quando nacque la prima compagnia a Genova: Tam mari quam terra.

In questa storia fatta di evoluzione forse anche lenta, di principi solidi e consueti, irrompe nel 1989 internet e il mondo cambia.

Sei anni dopo nasce Amazon, nel 1998 Google, nel 2004 Facebook, nel 2007 il primo smartphone, nel 2009 WhatsApp.

La tecnologia solo apparentemente ha dominato questo cambiamento, la realtà secondo Andrea Pezzi è che in realtà ha contribuito a rendere sempre più centrale la persona, facendo nascere una correlazione fra la vita quotidiana e l’attività online, creando una persona/cliente ibrida.

Cosa funziona sul web? “La chiarezza più della semplificazione, quindi la differenza competitiva delle aziende è nella proposta di contenuti di qualità. Tutti ti vedono, tutti ti controllano, tutti possono imitarti. Se la comparazione fra offerte è a distanza di un solo click, la percezione di un contenuto superiore diventa decisiva. Da qui la necessità di aggiornamenti continui perché il vantaggio competitivo non è una rendita.

Cosa accadrà in futuro? “Fondamentalmente la capacità di acquisire informazioni in quantità sempre più elevata e insieme la raffinatezza della loro lettura, fino alla traduzione in profili segmentati di consumatori, consentirà di mettere mano ad alcuni ambiti che oggi viviamo come emergenze: welfare, squilibri generazionali, mobilità”.

Pezzi è anche convinto che l’enorme disponibilità di informazioni non appiattisce le professionalità:”Al contrario, i migliori potranno fare sempre meglio il loro mestiere; tutti migliorano con più dari a disposizione, ma i più bravi sempre di più”.

Ospite della serata un rotariano in visita: John D. Fleming, past president del Rotary Club di Etobicoke, in Canada. Ebbene, chiacchierando coi Soci in attesa della serata, John ha raccontato le modalità di reperimento fondi del suo Club, tramite azioni di fundraising. Siamo rimasti tutti a bozza aperta e meravigliati nell’apprendere che una tradizionale festa organizzata nella città – di circa 500.000 abitanti – ogni anno raccoglie una cifra fra i 100mila e i 300mila dollari da destinare ai service.

MULTI-ROTARY - Distretto 2072