Per sé e per l’Africa. Laura Baldassarri ha colto un’occasione che le è passata davanti per afferrare il senso della vita, quanto meno una sua più piena realizzazione, lasciandosi incuriosire dai viaggi africani del marito, direttore del reparto oculistico a Reggio Emilia, a sua volta colpito da una collega, Cecile Kyenge, dal suo andare e tornare al paese d’origine.
Proprio l’ex ministro all’integrazione del governo Letta ha introdotto la serata tramite un video, per raccontare l’amicizia e la condivisione nata dalla conoscenza di una persona che ha avuto la forza di lasciarsi stupire da un incontro fra culture differenti.
Il libro “Ero normale…ma infelice…poi l’Africa”, presentato ieri sera al Club, racconta un’esperienza che diventa storia, una nuova e importante conoscenza che diventa testimonianza attraverso un romanzo.
Laura è una quarantenne abitudinaria che decide di uscire dagli schemi, di allontanarsi dalla normalità. E il Congo è l’occasione, un paese abitato da gente poverissima che vive su un suolo fra i più generosi al mondo di materie prime. Una differenza che genera corruzione, egoismo, fino al punto di escludere la gente comune da una sorgente di benessere per tutti.
E’ una grande contraddizione, che diventa drammatica nella quotidianità. Per chi l’incontra, fino al punto di interrogarsi se quelle multinazionali farmaceutiche, che arricchiscono i loro bilanci sociali con tir di medicinali spediti in Africa, in realtà non stiano semplicemente scambiando per cavie degli esseri umani.
Nel libro di Laura Baldassarri, con al suo fianco ieri sera la docente riminese Cecilia Franchini e accompagnata da Domenico Grispino, che invece affronta l’Africa col pragmatismo dell’ingegnere che vuole portare un contributo organico alla soluzione dei mille problemi, c’è quindi intrecciata una vita che migliora incontrando il bisogno dell’altro.
In sala ieri sera anche i ragazzi del Club Interact. Da stimoli inediti può sempre scaturire una domanda profonda sul senso della vita, che magari dalla soddisfazione concreta che segue il far qualcosa per gli altri, può servire in fondo a far del bene a se stessi.