GIUSEPPE GARIBALDI CITTADINO RIMINESE
20 ottobre 2015
20:00
Conviviale con signore
Tanta emozione al Club per la presenza di Anita Garibaldi, pronipote dell’Eroe dei due Mondi ed oggi fiera ed orgogliosa italiana, testimone di un tratto di storia che si tende a dimenticare.
Anita Garibaldi è intervenuta per celebrare il compleanno, il 156°, del conferimento a Guseppe Garibaldi della cittadinanza onoraria riminese. Accadde il 17 ottobre 1859, quando appunato il Consiglio municipale di Rimini decretò l’ascrizione del generale Giuseppe Garibaldi al patriziato cittadino.
Ecco il testo della lettera di conferimento del patriziato a Garibaldi:
Al Prode Guerriero Giuseppe Garibaldi, Luogotenente Generale e Generale Comandante in seconda l’esercito della Lega dell’Italia centrale. La vostra costante devozione alla Causa dell’Italiana Indipendenza, che vi procacciò il titolo di illustre italiano, nonchè il valore e coraggio meravigliosi nell’armi che v’innalzarono meritatamente al grado di Luogotenente Generale e Generale Comandante in seconda del nostro esercito, con altissima fama, hanno destato intensa simpatia ed ammirazione anche in questo popolo verso la vostra Persona sì cospicua e benemerita.
La Commissione Municipale, interprete dell’universale voto, amando darvene attestato e di porgervi una dimostrazione di pubblica riconoscenza, ha unanimemente decretato, nella tornata d’oggi, l’aggregazione di Voi e della Vostra discendenza all’Ordine Patrizio Riminese.
Vi piaccia impertanto di accogliere ed aggradire questo tenue pegno di osservanza, e vivete lungamente al bene ed alla gloria d’Italia.
Rimini dalla Residenza Municipale, questo 17 ottobre 1859
F.to Vincenzo Salvoni
Enrico N. Bilancioni
Pietro Fagnani
A questa comunicazione rispose direttamente Giuseppe Garibaldi il 19 ottobre, due giorni dopo:
ll.mo Sig.
Non al merito mio, ma all’idea sublime di redenzione patria ch’io propugno e che propugnerò certamente tutta la vita, io devo la simpatia di questa magnifica popolazione, l’onorevole dono con cui mi avete fregiato oggi. Comunque sia, io vi devo tutta la mia gratitudine, e se la fortuna corrisponde alla mia volontà di servire la causa nazionale, io onorerò la cara mia città di Rimini, che sì generosamente m’accolse cittadino suo.
Sono con affetto
Concittadino Vostro
G. Garibaldi
“Fu un riconoscimento che eccezionalmente Garibaldi accettò – ha detto Anita al Club – proprio perché veniva dalla gente, dal popolo, che lui amava e che solo lui riusciva in quei tempi a mobilitare così massicciamente”.
Capacità non ancora venuta a meno. Si è da poco concluso il 1° Congresso Internazionale Garibaldino a Civitavecchia, promosso dalla Fondazione Giuseppe Garibaldi ed è stato straordinario verificare la passione e l’attaccamento tuttora così caldo di tanti italiani e stranieri.
Oggi Anita Garibaldi rivendica il riconoscimento del Risorgimento quale Patrimonio Culturale dell’Umanità, perché la sua progressiva uscita dal protagonismo sui libri di storia rischia di far perdere un valore identitario del nostro paese e non solo.
“C’è un pericolosissimo atteggiamento di denigrazione che gli italiani rivolgono al loro paese, ad una Italia invece gloriosissima”.
Del rapporto fra Giuseppe ed Anita, la pronipote ricorda un valore, la condivisione degli ideali, che introduce il grande amore che hanno vissuto. Poi è stato ricordato il profilo di grande navigatore di Garibaldi (ma nessuna statua lo ricorda tale!), la sua anima ambientalista (fece un progetto il recupero dell’Alta Valle del Tevere e per proteggere dall’acqua alta Pantheon e Piazza Navona).
Infine l’appello ai giovani del Rotaract e Interact presenti in sala: “Coltivate il vostro futuro e una nuova Europa”.