Una lezione. Jacopo Cavagna, 17 anni e mezzo, ha inchiodato l’attenzione
di tutti noi intorno a temi centrali per il mondo in cui viviamo.
Con la forza della sua naturalezza, ha messo in fila una serie di pensieri che nella loro disarmante verità hanno sgretolato la corazza di chiunque fosse lì ad ascoltarlo con qualche pregiudizio.
Jacopo è uno dei ragazzi dell’Interact di cui è Rotary Club Rimini Riviera, giovani che con interessi ed esperienze diverse si sono riuniti intorno a condivisioni semplici: migliorarsi, conoscersi, servire.
Intanto un grazie grandissimo a Roberta Mariotti, che con grande impegno sta portando avanti per il Club queste relazioni con l’universo giovanile.
La serata ha visto al centro la presentazione del progetto Read-a-Thon, che sta muovendosi in giro per il mondo per alzare una barriera per arginare l’allontanamento dei più giovani dalla lettura, dalla comprensione, da un atteggiamento critico rispetto a quanto viene loro sottoposto.
"Non si è mai troppo giovani per cambiare il mondo", ha esordito così Jacopo, prima di introdurre il progetto con dati da brivido: in Italia 1 ragazzino su 4 ha problemi a comprendere cosa legge, 1 su 20 sa distinguere fatti da opinioni. E il tasso di scolarità non sale nel mondo, dove sono 60 milioni quelli a cui è preclusa la scuola elementare, 200 per la scuola secondaria.
"Noi vogliamo centrare un obiettivo: far leggere 100 milioni di bambini per 15 ore in un mese, 30 minuti al giorno". L’obiettivo è per marzo 2020, possibile un leggero slittamento, ma lì questi ragazzi vogliono arrivare.
Intorno al progetto c’è già l’attenzione dell’Onu, del
Rotary, dell’Unicef e dei Nobel per la Pace.
Però Jacopo scuote con un pensiero semplice e verissimo: "Il pensiero di questo progetto è globale, ma agisce localmente perché ognuno di noi può fare esperienze o una vita nel mondo ma tutto quel che fa avrà un impatto sulle sue radici".
Il progetto stimola le scuole ad aderire, chi aderisce genera introiti economico leggendo e i soldi tornano in circolo per alimentare cultura e conoscenza.
Jacopo ha poi raccontato la sua attuale esperienza di studio
in Galles, allo United World College of the Atlantic.
Difficile entrarci, per una selezione durissima durata per lui oltre un anno. Fantastico esserci, fra ragazzi da 85 paesi. "Nella mia camera c’è un profugo palestinese, ma due case più in là la prossima regina del Belgio. Ho voluto questa esperienza, non volevo fosse un privilegio ma che fosse un’occasione meritata".
E poi piazza la stoccata pesante: "Sono quotidianamente a contatto con le diversità, ciò fa riscoprire le mie radici. Quando parto dal Galles sono spiaciuto, quando arrivo in Italia sono felice. E la stessa cosa al contrario".
L’Interact di Rimini sarà il giovane club italiano pilota del progetto.
Serata di altissimo livello, grazie al Rotary.