"Io non voglio che passi un giorno della mia vita senza pensare a ciò che posso fare per gli altri". Solita emozionante giornata insieme a Elena Cattaneo. La ricercatrice, senatrice a vita, questa mattina è stata ospite dei Rotary club del territorio Romagna Sud che, insieme ai club service del territorio (Lions, Club 41, Ladies Circle, Inner Wheel, Soroptimist, Round Table, Rotaract, Intercat e Agorà) promuovono il Concerto per la Vita.
La pandemia a mandato all’aria riunioni e progetti per l’edizione 2020 e la vicinanza alla Cattaneo e al suo laboratorio non ha intaccato la volontà dei club di restarle vicini. Da qui l’idea di un incontro per condividere le ultime scelte. Il 4 marzo 2021 si terranno due appuntamenti: la mattina con gli studenti, probabilmente al palasport Flaminio, mentre la sera concerto al teatro Galli. La speranza, oltre a quelle di vivere una condizione di maggiore distanza dai rischi di contagio, è di aggiungere altre risorse all’attività della ricerca scientifica che mira a sconfiggere le malattie neurodegenerative.
"Rimini è il luogo dove le cose iniziano e dove si amplificano – ha detto la Cattaneo – Grazie a coi per quanto state facendo. Si è creata una sintonia sincera e trasparente, avevo voglia di vedervi".
Elena Cattaneo è poi passata ad osservare questa infida situazione che stiamo vivendo, con la voglia di uscire del tutto dai rischi di contagio, ma al tempo stesso la necessità di essere prudenti.
"Direi che la prima lezione che abbiamo avuto è aver capito quanto sia importante la conoscenza. Senza conoscenza siamo destinati alla disperazione. Rivolgersi alla scienza è stato naturale e devo dirvi che il conflitto che a volte è emerso fra uomini di scienza non è nulla di scandaloso. L’amplificazione dei media lo rende sorprendente, ma in realtà è quanto avviene nei laboratori, tanto più quando si sta studiando qualcosa di nuovo e sconosciuto. Pensate piuttosto che in sei mesi i ricercatori hanno affinato le conoscenze, hanno indicato una strada per contrastarlo. Due giorni fa la rivista scientifica Science ha pubblicato studi secondo i quali la difesa dal virus pare dipendere anche dal nostro singolo genoma. Ci sono casi in cui la difesa dell’organismo non è attrezzata al meglio e vanno studiate le sequenze che riguardano 3 miliardi di lettere. Pare che ci siamo. Pensate anche che 86 istituti di ricerca nel mondo sono al lavoro insieme per sconfiggere il Covid. Tutto in sei mesi. La scienza ha bisogno di tempo a volte di tanto tempo, mentre a volta si cercano scorciatoie dando in pasto informazioni superficiali. Ecco, la menzogna è l’alternativa ai tempi della scienza. Quanto all’Italia, credo sia motivo di grande orgoglio sentir dire dall’OMS che abbiamo agito correttamente e tempestivamente con scelte basate sulla scienza. Aggiungo la risposta degli italiani, fantastica".