DIVAGAZIONI MALATESTIANE. VIVA LE DONNE, CHE DIO LE BENEDICA

20 giugno 2013   00:00  

Dopo la mia ultima fantacronaca ambientata nel paleolitico, una lettrice mi ha accusato di maschilismo e ciò per il fatto che, al termine della storia, la bella ragazza Cro-magnon (che aveva sperato di poter far parte di una Tribù di cacciatori Neanderthaliani abbandonando quelli della sua più evoluta razza) viene allegramente divorata. Il bello è che col mio pezzo avevo invece inteso prendere,metaforicamente, la difesa delle donne emancipate costrette a vivere, ancor oggi, in mezzo a veri e propri cavernicoli. Però debbo anche riconoscere, che sotto l’apparente “buonismo” femminista di noi ometti pseudo-evoluti, possono celarsi inconsciamente i nostri vecchi istinti paleolitici. Del che le donne si accorgono immediatamente, anche se, bontà loro, non ce lo fanno quasi mai capire. Prendiamo per esempio il mio amico Fiorello Paci. Trovatemene uno che sia più dolce e soave di lui. Un Santo, quasi, che dalla pura e incorrotta Valmarecchia, lancia verso le tentacolari città della Costa ispirati messaggi cristiani. Beh. Fiorello si riproponeva, nel suo ultimo pezzo, di difendere le donne, eppure, tràcchete, è caduto anche lui nel trappolone. Già perché, da vero credente, non poteva che partire dalla Genesi. Dove il fatto che Eva sia nata da un osso del Primo Uomo è quanto di più maschilista si possa immaginare. Scrive infatti Fiorello che è proprio a causa della derivazione della donna da una costola d’Adamo che “femminilità richiama autorità”. Tant’è che perfino Gesù, prima di operare il miracolo, “ha zittito la Madonnina” che alle nozze di Cana gli chiedeva di intervenire a favore degli sposi rimasti senza vino. “ Che ho da fare con te o donna?” Un po’ come noi al volante quando nostra moglie ci suggerisce le manovre che avevamo già in mente di fare. Ma torniamo alla Genesi. Beh, io sono certo che giunto al sesto giorno il Buon Dio si sia invece concentrato per prima cosa sulla Donna. Questa convinzione nasce innanzitutto dal fatto che la donna è infinitamente, supremamente, straordinariamente BELLA. Gli occhi, grandi dolci, con lunghe ciglia. Le labbra, morbide rosse e carnose. I capelli folti e lucenti. Le gambe, lunghe e slanciate...le forme rotonde e armoniose… Rispetto a noi , la stessa differenza che c’è tra una Fiat Multipla prima serie e una Lancia coupè… Non c’è da stupirsi che alla fine del sesto giorno, fatta la Donna e dato il meglio di sé, Dio si sia sentito stanco. Però bisognava finire il lavoro. In fretta e furia Nostro Signore assemblò gli scarti della creta e fece l’Uomo. Venisse come venisse pur di far presto. E il settimo giorno finalmente si riposò. E fu così che noi oltre ad essere poco belli, meno intelligenti e più cattivi, diveniamo anche calvi, ci ammaliamo di più, viviamo di meno e come se non bastasse, ci ritroviamo con quel rimasuglio di creta, arrotolato all’ultimo momento che è quanto di più antiestetico ci sia. Da far inorridire Giugiaro. E’ già un miracolo che le donne ci vogliano bene, che Dio le benedica.
Giuliano Bonizzato

MULTI-ROTARY - Distretto 2072