CRONACHE MALATESTIANE: UN TEMPIO DI AMORE SUL COLLE DI COVIGNANO

07 febbraio 2014   00:00  

-"Nonno, perché gli automobilisti si fermano a parlare con quelle signorine?" - "Beh, si tratta di turisti che non conoscono bene Rimini e quelle signorine hanno l’incarico di aiutarli a trovare gli alberghi, i ristoranti… E qualcuna sale anche in macchina per spiegarglielo meglio…". Dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione che ha sancito il principio della loro "non pericolosità", le "passeggiatrici" continueranno tranquillamente a passeggiare, i bambini a fare domande, e gli adulti a fornire risposte che sembrano tratte dalle "Risate a denti stretti" della Settimana Enigmistica. Quella sentenza ha turbato profondamente il Presidente della Provincia che, prima d’esser… devitalizzato, ha voluto esprimere ufficialmente tutto il suo giusto sdegno. -"Un colpo letale a qualunque iniziativa intesa a contrastare un problema che pregiudica la vivibilità di parti intere della nostra Città!" Anche il prode Gnassi c’è rimasto male. Quante ordinanze per esorcizzare il "Putan-Tour", divenuto sciaguratamente uno dei maggiori richiami turistici della Riviera dopo la Notte Rosa! Ma con la Procura che gliele ha bocciate tutte e la Cassazione che ha dato il benservito al foglio di via, occorre trovare nuove soluzioni. Ma, per carità, niente quartieri a luci rosse stile Amsterdam, con la merce offerta in vetrina magari con i saldi di fine stagione … Al di là della questione morale, è la mercificazione sfacciata, la volgarità insita nella esibita compravendita di un corpo che ci disgusta. Che fare? Si salvino almeno le apparenze prendendo esempio dagli Antichi, quando la cosiddetta "prostituzione sacra" era praticata nei Templi quale rituale di ospitalità per i pellegrini in visita alla città. Il costume era diffuso sia nelle civiltà orientali (Babilonia, Assiria e Fenicia) che in quelle occidentali (soprattutto in Grecia e Sicilia ). La Dea cui veniva dedicato il Tempio era ovviamente quella dell’Amore, Afrodite e Venere dalle parti nostre, Ishtar , Inanna, Astarte là dove spunta il sole. Officiavano il culto fanciulle di notevole bellezza, e spesso di nobile famiglia, le "ierodule" temporaneamente consacrate al culto della Dea a beneficio dei soli ospiti della Città. Immaginate ora un tempio greco, costruito sul Colle di Covignano, dedicato ad Afrodite, Dea dell’amore, della fertilità e della sensualità. O ancor meglio, visto che siamo una città di mare, ad Afrodite Pontia, che oltre ai predetti attributi vantava anche quello di protettrice dei marinai. Colonne doriche, ampia scalinata d’accesso, bassorilievi di amorini svolazzanti nel fregio dell’architrave … Ed ecco il pellegrino (pardon turista) entrare nella Cella, in reverente silenzio, a capo chino, accolto dal Sommo Sacerdote dalla lunga tunica di porpora e oro. Qui,dinanzi alla gigantesca statua della Dea, egli si sottopone ai riti misterici dell’iniziazione seguìti dalla libagione sacra e dal lavacro purificatore….E al termine della cerimonia…Gong! La "ierodula" appare, circonfusa dal chiarore rossastro delle lucerne, il corpo scintillante di gioielli, tra il dolce suono dell’arpa e dei flauti… Danzando regalmente la Sacerdotessa dell’amore, si libera a poco a poco dai sette veli, per accogliere infine tra le sue braccia l’iniziato, volteggiando amabilmente con lui, sino a condurlo nell’Adyton, la parte più sacra, interna e protetta del Tempio Greco, ove, su pelli di leopardo e cuscini di seta, verrà consumata l’unione mistica con la Dea… Il pellegrino (pardon, il turista) verserà poi la sua offerta nelle mani del Venerabile Sagrestano che ne rilascerà regolare quietanza con IVA al 23%, Una volta l’obolo serviva a coprire le spese del tempio e a costituire la dote della "ierodula" che, prestato servizio alla Dea per un limitato periodo, convolava poi a giuste nozze. Oggi, ovviamente, e previa opportuna e mirata modifica della Legge Merlin, a beneficiarne sarebbero le casse del Comune, il Turismo, i cittadini che si vedrebbero ridurre le imposte, e le cooperative più volte invocate dal Sindacato delle prostitute per libera scelta. Quelle, tanto per intenderci, che chiedono di essere protette dai malviventi e dalle malattie e di veder ufficialmente riconosciuta e tassata la loro "prestazione di servizi specializzati". Magari dopo aver conseguito-frequentando appositi corsi- il diploma di" ierodula". Succederà - come al solito - prima a Rimini? Staremo a vedere. (studiobonizzato@libero.it)

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