Augh! Sembrava che il nostro destino fosse simile a quello dei nostri fratelli Indiani d’America, massacrati dai visi pallidi o confinati nelle riserve lungo il Marecchia River, dette piste ciclabili. Ma ecco, mandato dal Grande Spirito della Bici, apparire Toro Seduto Sul Sellino, il Signore degli Anelli venuto dalle Terre di Mezzo per condurci alla Vittoria. Sì, prodi guerrieri. Sta per finire il tempo in cui i Carri di Fumo appestavano i nostri Grandi Pascoli e ci inseguivano perfino nelle più sperdute mesetas e nei più reconditi canyon. Sì, fratelli rossi, nulla sarà più come prima per i visi pallidi che ignorano la felicità di correre tutti assieme sotto il sole e nel vento. Nulla sarà come prima dopo la loro disastrosa sconfitta nella battaglia di Little Long Sea! C’eravamo tutti, sabato 13 luglio, usciti finalmente dalle nostre riserve, attorno ai Carri di Fumo disposti in cerchio al comando del Generale Lanzetter,l’ultimo a cadere dopo la disperata difesa. Tutti assieme, sfilando lentamente sulle nostre cavalcature, rendendo l’onore delle armi al valoroso nemico, una impressionante marea umana che percorreva il Long-Sea di Rimini, dai Sioux del Centro Storico, agli Arrapahos di Covignano, dai Cheyenne di Coriano agli Apache di Santa Giustina. Tutti assieme, compatti, nonostante il diluvio scatenato malignamente dal Dio dell’Auto, per rivendicare finalmente, il diritto degli uomini rossi al rispetto degli accordi sulle “terre non cedute”. E per tracciare con i nostri corpi, su una superficie della spiaggia libera di 120 metri quadri di lunghezza per 13 di larghezza, la scritta “i like my byke”. E per ascoltare le parole ispirate del nostro Grande Capo.