CRONACA MALATESTIANA: BLOCK NOTES DELLE VACANZE
08 settembre 2012
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“E’ la stampa, bellezza!”
La celebre frase pronunciata da Humprey Bogart nelle vesti del coraggioso giornalista in un vecchio film degli anni ’50, mi è tornata improvvisamente alla mente, a proposito della diatriba insorta tra la popolazione di un ridente paese dell’Appennino romagnolo e il proprietario dell’unico sentiero che porta alla più importante attrazione del luogo: una stupenda cascata alta circa venticinque metri incorniciata dai boschi. Il proprietario decide di punto in bianco di impedire il passaggio apponendo cancelli e cartelli e il paese, che pubblicizza da almeno cinquant’anni la cascata nei propri depliants, si appresta (stante l’evidente esistenza di una servitù di uso pubblico) ad agire nelle opportune sedi giudiziarie per la rimozione degli impedimenti comportanti un enorme danno turistico. Contemporaneamente la ghiotta notizia viene diffusa dalla stampa e a questo punto, miracolo, l’avvocato non serve più. I turisti infatti, resisi perfettamente conto della antigiuridica situazione (e, molti, anche dell’esistenza prima ignorata di quel gioiello della natura) si sono bellamente fregati di cartelli e cancelli e sono affluiti alla cascata in misura tre volte superiore a quella degli anni precedenti, tra il tripudio della popolazione, il sollievo del Sindaco e la soddisfazione della Pro-loco.
E’ la stampa, bellezza.
Shit-terrorism.
L’ultima trovata consisteva nel seminare astutamente nel pubblico, mediante frasi generiche e vaghe allusioni, il tarlo del dubbio circa le capacità auto-depurative del mare. Smentiti dalla diffusione dei risultati rigorosamente scientifici, attestanti che l’acqua marina elimina coliformi fecali e batteri in genere in sole 24 ore, e che, di conseguenza gli unici due temporali estivi verificatisi da giugno ad agosto hanno comportato soltanto due giorni di divieto di balneazione, gli shit-terrorist si sono poi rifatti il look- sia pure per poco- grazie all’infortunio comunicativo della Goletta verde (vedi “Dizionarietto dei neologismi del futuro” alla voce: shit.-casinism) che, moltiplicando per 11 sfioratori di piena il numero di giorni di divieto della scorsa stagione qualche risultato involontariamente terroristico l’ha comunque conseguito.
Siccità.
Tiberio Rabboni assessore alle politiche agricole dell’Emilia Romagna, dopo aver affermato che il problema della siccità è ormai strutturale dato il puntuale ripetersi di lunghi periodi senza pioggia tanto da configurare ormai un deciso mutamento del clima, ha sostenuto la necessità di creare una rete di piccoli e medi invasi in cui stoccare l’acqua nei momenti di abbondanza destinando a questo scopo anche le cave inattive. Poiché si ipotizzano perdite con valori medi tra il 50 e il 70% in meno del raccolto per le imprese prive di impianti di irrigazione, non si comprende perchè si debba ancora procrastinare l’utilizzo, anche attraverso le nostre cave, di 80.000 metri cubici giornalieri di acqua depurata, mandandola ancora a fertilizzare il mare anziché i campi. Oltretutto tale soluzione restituirebbe al mare la perduta trasparenza e vitalità. Esaminare la possibilità giuridica di una class action per danni degli agricoltori e dei turisti contro il Comune.
Carlo Maria Martini
Funerali, a Milano, dell’ ex Arcivescovo Cardinale Carlo Maria Martini, che in una intervista uscita postuma ebbe ad affermare che “la Chiesa è rimasta indietro di duecento anni”. Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti di tutte le religioni e tutti coloro per i quali il Pastore Scomodo aveva istituito “La Cattedra per i non credenti”. Assente (giustificato) Benedetto XVI.
Temporalone e scarichi
Grazie al video (senza commento) inviato a Youtube, dopo un eccezionale temporale settembrino, da un riminese verde, pare risolto definitivamente il problema degli scarichi fognari a mare. Infatti la definitiva, progressiva perdita di turisti che verrà provocata dal suddetto video restituirà finalmente alle Centrali, (stante il conseguente diminuito apporto di acqua da alberghi, pensioni, hotel e ristoranti) la perduta capacità di sollevamento. Scrivere a Gnassi di lasciar perdere le doppie condutture e le vasche di prima pioggia. Non serve più neanche la metropolitana di costa.
Meeting.
…Ma poi, dico io, perché dare tanta importanza agli applausi dei Ciellini a Monti?
Da noi si applaude anche il morto ai funerali…
E quello non ha ormai più molto da dire.
Come Monti, d’altronde.
Giuliano Bonizzato