Il programma di quest'anno offre un breve panorama della musica strumentale tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento: le Sonate per oboe e basso continuo del romano Pietro Castrucci e dell'inglese (ma vissuto a Roma) Robert Valentine segnano e documentano la transizione dallo stile corelliano al nuovo stile "galante", mentre all'organo lo stylus phantasticus del tedesco Dietrich Buxtehude anticipa le bizzarre invenzioni di Domenico Scarlatti e Andrea Basili. Esecutori: Fabio Fabbrizioli (oboe) e Mauro Ferrante (organo).