Le comunità sono reti in continua evoluzione e rispondono evolutivamente al cambiamento se dotate di organi di percezione, creazione, azione e apprendimento.
Ognuno di noi partecipa a più comunità: le nostre famiglie, i nostri circoli di amicizia, le nostre comunità professionali e di pratica, le nostre comunità di vicinato, le nostre comunità civili, religiose, linguistiche, culturali, artistiche. Sono infinite, si configurano e ri-configurano come reti che rappresentano ragnatele in continua evoluzione.
Il cambiamento, il più delle volte frutto di crisi, scompagina e alimenta l’incertezza e la complessità di queste reti e genera sempre più reazioni che tuttavia non riescono a colmare l’inadeguatezza, lo sconforto e il riequilibrio di intere comunità.
Il più delle volte le comunità cercano delle soluzioni sulla stessa direzione che ha generato il problema favorendo un miglioramento o peggioramento dell’efficienza. Poche volte le comunità realizzano delle trasformazioni, cambiando direzione e aggiungendo nuove funzionalità che permettono di leggere meglio il problema e offrire una migliore capacità di adattamento/resilienza ai momenti di crisi. Pochissime volte le comunità riescono a realizzare l’espansione delle capacità della comunità stessa superando i risultati di efficienza e di adattamento raggiungendo più elevati impatti malgrado il cambiamento, migliorando nel complesso le diverse performance della comunità.
Nell’universo delle infinite possibilità generate dal cambiamento, le comunità comprendono la differenza e giocano il proprio successo con l'ascolto, l’attenzione, la consapevolezza e l’azione collettiva di creazione, apprendimento ed evoluzione. Alcuni esempi in corso di realizzazione sono emblematici e praticabili da ciascuno di noi.