L’Architetto Bonizzato, è, innanzitutto, un umorista. E sufficiente digitare su Internet “
‘Arte Avanti” e connessa “Rivolta del Bello”- ci ha spiegato il Relatore - fanno parte di una iniziativa di ampio respiro (“Città Avanti”) che si ripropone il recupero dei valori naturali innati nell’uomo ridimensionando i bisogni artificiali indotti dal sistema. Ciò richiede azioni di rottura in ogni direzione. Un esempio tra tanti, la “Social street”, già diffusissima negli USA per migliorare la propria strada attraverso azioni concrete in cui ognuno offre il proprio contributo, mettendo a disposizione degli altri abitanti il proprio talento, spirito organizzativo e concreta solidarietà. A Rimini il movimento “Avantista” che conta già una cinquantina di aderenti appartenenti alle più varie professioni, si è riproposta la riqualificazione in tal senso di Via Giordano Bruno.
Per quanto riguarda più propriamente il tema della serata, l’Architetto Bonizzato ci ha illustrato, come gli artisti “Avanti” (alcune opere dei quali sono state esposte nella sala ove ha avuto luogo la relazione) seguano tre filoni. Il primo si ispira alle “opere d’arte inconsapevole” del bambino, sorta di diamanti grezzi che l’artista “taglia e mola”. Il secondo filone è generato da autori che hanno “mantenuta intatta la dote infantile di far brillare senza veli il proprio sole privato”. Il terzo satireggia l’orrido artistico che ci circonda,concontro-trovate che potrebbero essere definite “trasgressioni della trasgressione”. Abbiamo a tal proposito potuto ammirare sullo schermo il famoso “Dito medio “ di Cattelan che si erge provocatoriamente in Piazza Affari, rivestito daa un autore Avantista con un profilattico”… “onde evitare che continui a procreare”…
Naturalmente è stato chiesto al relatore in base a quale criterio si sarebbe dovuta accettare la sua idea del “bello”. Un “bello” ha puntualizzato Vittorio d’Augusta, che è assai difficile da definire e che non può comunque essere “banalizzato” o risultare frutto di una scuola di pensiero. Come diceva Picasso, l’arte può svilupparsi solo nella solitudine e nell’ascolto di sè. Il che non significa certamente isolarsi da mondo che ci circonda e dalle responsabilità che l’Artista deve saper assumersi nei confronti della Società..
Risposta del relatore. “Arte Avanti non pretende di produrre cose belle, ma si propone di dare la possibilità a tutti di tirar fuori il bello che è in noi. Di recuperare valori innati, il proprio “Sole privato”. Ognuno di noi è un creatore potenziale di bellezza. E ovviamente mi auguro che al movimento partecipano anche quelle persone particolarmente dotate che sono gli Artisti.
La mia iniziativa –ha tenuto a precisare Bonizzato - conta molto sull’aspetto ludico, si presenta insomma anche come un giuoco da condurre con molta autoironia.