AGNELLI SEGRETI
28 maggio 2014
20:00
Conviviale con signore
Ingresso nel Club di due nuovi soci, Roberta Mariotti e Stefano Zavaglia,
La serata è iniziata con l’ingresso nel Club di due nuovi soci, Roberta Mariotti e Stefano Zavaglia, psicoterapeuta la prima, imprenditore nel ramo alimentare il secondo (avremo modo presto di conoscerli meglio). Poi è proseguita col racconto di Gigi Moncalvo, giornalista e relatore della serata tutta dedicata alla famiglia Agnelli.
Un racconto molto dettagliato, da parte di chi ha deciso di togliere qualche velo, a dieci anni dalla scomparsa dell’Avvocato e del fratello Umberto, su una famiglia centrale nella vita del nostro Paese da almeno 100 anni.
“Un libro che se Gianni Agnelli fosse stato vivo non avrei potuto, o non mi avrebbero fatto scrivere”.
Il libro 'Agnelli Segreti' mette infatti in luce i lati oscuri della famiglia e dei suoi affari, il rapporto fra figli e madri, l’ascesa programmata di John Elkann, la difficile collocazione di Edoardo e la figura folkloristica di Lapo. Ma anche intrecci legali, segreti e finzioni, miserie umane. Tutto intorno ad una fabbrica.
“Parliamo di una fabbrica che ha fatto la fortuna degli Agnelli e che invece sarebbe nostra, visto quanto abbiamo e stiamo pagando per la cassa integrazione degli operai, quanto ci è costata la politica di favore del trasporto su gomma, quanto ci sono costati gli incentivi all’acquisto di auto o il contingentamento di auto straniere in Italia che c’è stato per anni”.
A stimolare le attenzioni di Moncalvo, al suo secondo libro sul tema, è la vicenda legata all’eredità di Gianni Agnelli, destinata a moglie Marella ai figli Edoardo e Margherita in parti uguali, alla prima sotto forma di nuda proprietà e ai seconda in forma di usufrutto. La morte di Edoardo (misteriosissima) destinò la metà del patrimonio a Margherita, la quale non fu convinta dei conteggi effettuati (108 milioni a testa) e dopo una lunga battaglia legale (densa di stranezze che Moncalvo riporta nel libro dopo aver trovato carte a supporto del suo racconto) arriva a definirsi in 1,4 miliardi a testa.
Cifra alla quale vanno aggiunte 852 opere d’arte e ulteriori ritrovamenti, fino a stabilire che l’Avvocato aveva ‘imboscato’ all’estero cifre superiori ai 4 miliardi di euro. Praticamente il gettito che lo Stato conta di incassare con la TASI.
La definizione della pace costa a Margherita Agnelli l’esautorazione di fatto dalla famiglia, diventa estranea anche al proprio figlio John e nel suo libro Moncalvo descrive tutto con dovizia di particolari e sinceramente tirando fuori un profilo davvero triste.
Tanto da fargli dire, a fine relazione: “Dopo aver letto il libro, vi renderete conto che fra voi e gli Agnelli, i veri signori siete voi”.