IL FUTURO (SCIENTIFICO E NON) APERTO DAL COVID-19

15 marzo 2022   20:30   Hotel Ambasciatori Rimini
Riunione n° 22/1921 - Conviviale con signore Link di accesso
Relatori Giacomo Gorini, ricercatore riminese che ha lavorato al Jenner Institute dell’università di Oxford

Seconda serata dedicata a ciò che ha sconvolto il mondo negli ultimi due anni. La pandemia, raccontata dalla trincea dell’ospedale la scorsa settimana da Monica Falocchi, ieri è stata raccontata da un punto di vista diverso, quello del riminese Giacomo Gorini, ricercatore che ha lavorato al Jenner Institute dell’università di Oxford in quei mesi in cui, mentre il Covid mieteva vittime, c’era la corsa ad un vaccino che potesse fermarlo.

"Nella nostra attività di ricerca avevamo un approccio originale, quello universitario, rispetto ad altri team di aziende multinazionali. L’obiettivo era quello di preparare una piattaforma dalla quale rispondere ad una ‘malattia X’ che non sapevamo quale fosse, ma sapevamo che sarebbe arrivata.

Il gruppo di ricerca che si occupava di coronavirus cominciò ad espandersi e fui inserito nel team.

Nel frattempo serviva un partner commerciale che fu individuato in Astrazeneca.

La campagna vaccinale condotta nel Regno Unito è stata efficace, tanto è stato speso in comunicazione e l’avvio rapido è stato seguito da una copertura rapida nella popolazione. La comunicazione è un fattore fondamentale.

Il Premier Conte ha avuto un primato nell’attività di controllo del virus, con le iniziative di lockdown. All’estero hanno guardato con attenzione il comportamento italiano, che è stato apprezzato. Nel frattempo, arrivati a diffondere il vaccino, ora rileviamo la sua enorme efficacia, il numero di vite salvate e tutto grazie ad un gruppo di giovani ricercatori".

Giacomo Gorini ha anche ricordato l’avvio della sua esperienza estera.

"Non ho scelto prima la scienza e poi di uscire dall’Italia; prima ho scelto di studiare lì perché con risultati mica eccellenti andai a visitare Oxford, 16enne, e me ne innamorai. Da giovani le scelte vanno aiutate dalle persone che sono intorno a te. Io ho sperimentato l’importanza di una rete di persone esperte che intorno a te offrono i loro consigli. Sono convinto che l’entusiasmo dei giovani italiani sia lo stesso che altrove, manca quella rete di rapporti che aiutano ad indirizzarlo".

 Sul futuro.

"Si lavora a piattaforme vaccinali ma il futuro è agire sulle sequenze genetiche affinché i nostri muscoli generino gli anticorpi necessari a contrapporsi alle malattie".

 

MULTI-ROTARY - Distretto 2072