RIFLESSIONI SULL'ANDAMENTO ECONOMICO DELLE PROVINCE DI FORLI'-CESENA E RIMINI

01 ottobre 2019   20:15   Hotel Ambasciatori RIMINI
Riunione n° 11-1839 - Conviviale con signore
Relatori Dott. Alberto Zambianchi (Presidente), Dott. Antonio Nannini (Segretario Generale) della Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena-Rimini
Interclub con R.C. Riccione-Cattolica

Serata di taglio economico al Club, insieme al RC Riccione Cattolica. Ospiti della serata Alberto Zambianchi e Antonio Nannini, rispettivamente Presidente e Segretario Generale della Camera di Commercio della Romagna, nata dalla fusione fra l’ente camerale di Rimini e quello di Forlì-Cesena. Una fusione, la prima in regione e fra le prime cinque in Italia, che ha colto l’invito di un decreto legislativo poi ‘inascoltato’ da tutti, a dispetto delle tante parole spese a favore dell’ottimizzazione.

Vabbè, veniamo ai numeri.

Il sistema produttivo di riferimento, pur registrando un generale rallentamento, dovuto allo scenario generale di incertezza, sta mantenendo comunque performance discrete. Il territorio resta competitivo nel panorama nazionale e resta anche un po’ indietro rispetto alla Regione. Cresce il commercio ma non il dettaglio, tiene il turismo, cala molto la manifattura, bene l’export, cresce il ricorso alla cassa integrazione e, purtroppo, restano desolanti i dati sulla disoccupazione giovanile e l’attenzione delle imprese ad assumere laureati. Otto imprese su 100 lo fanno.

Su Rimini, lo scenario generale di incertezza ha determinato, nei primi sette mesi del 2019, un generale rallentamento dell’economia provinciale. Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 31/7/2019, è costituito da 34.270 imprese attive, in diminuzione, seppur lieve, dello 0,4% rispetto al medesimo periodo del 2018; l’imprenditorialità è molto diffusa: 101 imprese attive ogni mille abitanti (90 in Emilia-Romagna, 85 in Italia). I settori maggiormente significativi in diminuzione sono il Commercio, il Manifatturiero, l’Agricoltura e le Attività sportive e di divertimento; in aumento, invece, i Servizi di alloggio e ristorazione, l’Immobiliare, le Attività professionali e tecniche, i Servizi alle imprese e alle persone. Stabili le imprese delle Costruzioni.

Più della metà (il 52,7% del totale delle imprese attive) sono imprese individuali, mentre le società di capitali, pari al 20,4% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Riguardo alla dimensione d’impresa, il 94,2% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti.

Le start-up innovative al 2/9/2019 risultano 106 (l’11,5% delle start-up regionali), in calo rispetto a settembre 2018 (-3,6%).

In flessione il numero delle imprese artigiane (9.592 unità al 30/6/2019; -0,8% rispetto allo stesso periodo del 2018), così come decresce, in misura più netta, il numero delle imprese cooperative (287 unità al 31/7/2019; -5,0% annuo).

Riguardo ai principali settori, al 31/7/2019 si contano 2.479 imprese agricole attive, in diminuzione dello 0,9% rispetto al medesimo periodo del 2018. In flessione anche le imprese del comparto Pesca e acquacoltura (200 unità, -2,9%). Nel periodo gennaio-agosto 2019, nel mercato ittico di Rimini, si rileva un incremento delle quantità commercializzate (+9,7% sul medesimo periodo del 2018) e una crescita del valore del pescato (pari a 6,8 milioni di euro nei primi 8 mesi dell’anno, +7,3% rispetto al medesimo periodo del 2018).

I dati ISTAT Forze di lavoro relativi al 1° trimestre 2019, elaborati dal sistema camerale Emilia-Romagna, rilevano per la provincia di Rimini:

·         un tasso di attività 15-64 anni (74,3%) sostanzialmente in linea col dato regionale (74,4%) e superiore a quello nazionale (65,7%);

·         un tasso di occupazione 15-64 anni (67,6%) inferiore al dato regionale (70,0%) e migliore di quello nazionale (58,7%);

·         un tasso di disoccupazione 15 anni e più (8,7%) più alto del dato regionale (5,8%) ma inferiore alla media nazionale (10,5%);

·         un tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni (21,4%) maggiore di quello dell’Emilia-Romagna (17,6%) ma più contenuto del dato Italia (32,0%).

Riguardo all’andamento del credito, a giugno 2019 i prestiti alle imprese, che ammontano a 5,2 miliardi di euro (59,1% del totale clientela), risultano in diminuzione (-2,0% rispetto al medesimo periodo del 2018); calano i prestiti verso le piccole imprese (-7,0%), mentre rimangono stabili quelli verso le imprese medio-grandi (+0,1%).

Gli scenari di previsione predisposti da Prometeia e aggiornati a luglio, infine, stimano, per la provincia di Rimini, una sostanziale stabilità del valore aggiunto (+0,1%) nel 2019 (Emilia-Romagna +0,6%; Italia +0,1%) e una crescita annua dello 0,7% nel 2020 (Emilia-Romagna +0,9%; Italia +0,5%).

 

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