LARGO ANTONIO GRAMSCI. RIGENERAZIONE DI UN NON-LUOGO.

25 settembre 2017   10:00  
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Il Rotary Rimini Riviera avvia la quinta edizione del concorso biennale Abitare Rimini, nel quale gli spazi urbani della città diventano protagonisti delle attenzioni di giovani professionisti under 40 anni.

In questi dieci anni il Rotary Rimini Riviera ha dedicato le attenzioni del concorso Abitare Rimini a luoghi e itinerari di interesse strategico per la città: ‘Idee per 2000 anni del Ponte di Tiberio’ nel 2010, ‘Rimini Unita. Area Stazione Ferrovie dello Stato’ nel 2012, ‘Riscoprire Rimini. Elementi di arredo urbano e segnaletica informativa’ nel 2014 e ‘Il Lettimi: un palazzo, una città’ nel 2016. Al termine dell’edizione 2017/2018 il Rotary Rimini Riviera raccoglierà in una pubblicazione i progetti pervenuti in questi dieci anni.

Il prossimo concorso ha per tema Largo Antonio Gramsci. Rigenerazione di un non-luogo.

Come da tradizione, il Rotary Rimini Riviera ha quindi organizzato una giornata di studio, aperta al pubblico, che consenta la conoscenza approfondita dello spazio urbano protagonista del concorso.
L’incontro è in programma martedì 26 settembre, dalle 10.00 nell’Aula Magna della Scuola Media A.Panzini (Rimini, Largo Antonio Gramsci 3/4).

Come da tradizione, il Rotary Rimini Riviera avvia il Concorso Abitare Rimini con una giornata di studio, aperta al pubblico, che consenta la conoscenza approfondita dello spazio urbano protagonista del concorso.
L’incontro è in programma martedì 26 settembre, dalle 10.00 nell’Aula Magna della Scuola Media A.Panzini (Rimini, Largo Antonio Gramsci 3/4).

Programma della giornata:

h. 10.00    Registrazione dei partecipanti
h. 10.30    Arch. Vincenzo Napoli: Valenza architettonica dell’area del Concorso Abitare Rimini
    Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di RA, FC e RN

h. 11.30    Dott.ssa Anna Bondini: Presenze archeologiche nell’area del Concorso Abitare Rimini
    Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di RA, FC e RN
h. 12.30    Passeggiata dall’Anfiteatro Romano al Convento di San Francesco
h. 13.30    Pausa
h. 14.30    Prof. Arch. Grazia Gobbi Sica: il luogo del Concorso nella storia della città di Rimini
    Università degli Studi di Firenze
h. 15.45    Prof. Arch. Giorgio Conti: un non luogo strategico per le nuove sfide progettuali: i cambiamenti climatici e la sostenibilità integrata
    Università Cà Foscari di Venezia
h. 17.00    Dibattito

Grazia Gobbi Sica
Architetto, riminese di nascita, vive a Firenze. Già docente di progettazione alla Facoltà di Architettura, ha insegnato anche corsi di specializzazione e master presso la Facoltà di Lettere e alla New York University-Villa La Pietra a Firenze. Accanto all’attività professionale, svolta prevalentemente nel settore della progettazione urbana, i suoi interessi si sono sviluppati nell’analisi del rapporto fra storia, progetto e contesto. La sua attività di ricerca si è concentrata su Firenze e Rimini.
È autrice di numerosi saggi. Tra quelli di argomento fiorentino si ricordano: Firenze. Itinerari di architettura moderna (1986), La villa fiorentina: elementi storici e critici per una lettura (1998), The Florentine Villa. Architecture, History, Society (2007) e In Loving Memory. Il cimitero agli Allori di Firenze (2016). È stata anche curatrice di diverse mostre, tra le quali a Firenze I giardini delle Regine. Il mito di Firenze nell’ambiente preraffaellita e nella cultura americana tra Ottocento e Novecento, tenuta nel 2004 alla Galleria degli Uffizi; e nel 2012 ha collaborato al catalogo della mostra Americani a Firenze: Sargent e gli impressionisti del nuovo mondo, tenuta a Palazzo Strozzi.
Nell’ambito delle sue ricerche e attività di argomento riminese si segnalano il volume Rimini nella collana Laterza «Le città nella storia d’Italia» (1982), scritto insieme a Paolo Sica, e vari saggi riguardanti l’edilizia popolare e lo sviluppo urbano del dopoguerra, tra cui “L’urbanistica nel dopoguerra, 1945-1960” (2002), “Uno sguardo alle origini della casa popolare in Italia” (2004), “Il lungomare di Rimini: una presenza negata” (2005), e “Riccardo Ravegnani e gli albori della modernità a Rimini” (2007). A Rimini ha inoltre curato le mostre Giuseppe Maioli, geometra e fotografo. Rimini prima e dopo la guerra, tenuta nel 2006 alla Galleria dell’Immagine della Biblioteca Gambalunga, e Giuseppe Maioli (1899-1972), geometra umanista nella Rimini del XX secolo, tenuta nel 2007 presso il Museo della Città..

Giorgio Conti
Nasce a Rimini nel dopoguerra, in una città completamente rasa al suolo dai bombardamenti degli Alleati, finalizzati allo sfondamento del fronte nazi-fascista della Linea Gotica.
Il Ri-Costruire segnerà il suo modo di “essere gettati nel mondo”. È cresciuto in una comunità, dove venivano praticati i valori della solidarietà, giustizia e libertà.
Dopo essersi laureato presso lo IUAV di Venezia, intraprende la carriera universitaria (Università: IUAV, Algeri, Salerno, Ancona, Ca’ Foscari Venezia, Supsi Lugano) in modo “in-disciplinato”, affrontando temi di ricerca in-editi. Infatti, parafrasando Popper, “Non esistono discipline ma solo strumenti per risolvere i problemi”.
Dopo la crisi del Moderno, quali sono i paradigmi capaci di innovare la cultura e le strategie riferite alla sostenibilità integrata (etica, ambientale, economica e socio-culturale) della società contemporanea? Quali sono, nell’epoca della globalizzazione, gli strumenti per dialogare con nuove antropologie e ontologie: altre mondo-visioni, capaci di creare “un punto di svolta” nella civiltà occidentale.
Attraverso pensieri scritti (libri, pubblicazioni), visivi (docu-film, mostre) e azioni (promozione di movimenti, musei, convegni, conferenze, performances…) tenta di fare da ponte tra mondo accademico e società civile, tra la cultura umanistica e quella scientifica, coltivando interessi nel campo delle scienze ambientali, della filosofia, dell’antropologia culturale e dell’arte contemporanea, non intesa come pura estetica…decor-azione globalizzata.
Nel 1980 ha fondato a Venezia, assieme a Elia Barbiani, gli Archivi della Modernità, un centro di documentazione e promozione culturale, ispirato alla poetica/filosofia di J. Beuys.
Componente del Comitato Direttivo Nazionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica  (1988 - 2000).
Delegato italiano del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), per il coordinamento scientifico degli Incontri Internazionali “Image et Science” di Parigi, patrocinati dall’Unesco (1997-2007).
Nel 2013  ha fondato con Guido Perin gli ARCSOS, Archivi della Sostenibilità dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Gli ARCSOS sono un progetto di documentazione, ricerca, formazione e divulgazione nato per promuovere i temi della sostenibilità integrata.
Dal 1999  è il coordinatore scientifico degli Incontri-Confronti sulla Sostenibilità, che con cadenza mensile (sono stati circa cinquanta) si tengono  al Centro Culturale Candiani di Mestre. Gli Incontri-Confronti hanno visto la partecipazione di testimoni e relatori italiani ed internazionali su temi di grande attualità: dall’inquinamento ambientale agli eco-profughi, dalla alimentazione sostenibile al risparmio energetico, dalla finanza etica alla sicurezza informatica, dagli squilibri tra Nord e Sud del mondo ai diritti umani, dall’economia circolare al design sistemico, dalle utopie concrete a buone pratiche di sostenibilità
Agli incontri hanno collaborato: Amnesty International, Fair Trade, Fondazione Alexander Langer, Greenpeace; Medici senza Frontiere, Oxfam, Save the Children, Sea Shepherd Conservation Society ecc.
www.unive.it/arcsos
 

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