GIUSEPPE COMPAGNONI, IL PADRE DEL TRICOLORE

09 giugno 2020   21:15   Lugo Municipio
Riunione n° 37-1865 - Online Link di accesso
Relatori Dott. Agr. Alessandro Svegli Compagnoni
interclub con il Rotary Club Lugo

Serata dedicata al Tricolore, in interclub col Rotary Club di Lugo. Al centro dell’attenzione Giuseppe Compagnoni, il Padre del Tricolore figura di origini lughesi legata alla storia della nostra Patria da quando, il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, su sua proposta e durante l’assemblea di Costituzione della Repubblica Cispadana, venne adottata come bandiera della neonata Repubblica 

"Vi racconto – ha detto Alessandro Svegli Compagnoni - la sua figura da appassionato di storia e con la fortuna da parte di madre di discendere proprio da Giuseppe Compagnoni, ricordato come padre del Tricolore, simbolo dell’unità della nostra Italia".

Venendo al significato dei colori, poi nel tempo mutato, all’origine il verde ricordava la speranza e la macchia mediterranea; il bianco la fede cattolica e i ghiacciai alpini; il rosso il sangue sparso per l’Unità dell’Italia. "E’ così dai tempi di Dante Alighieri: speranza, fede e carità".

Giuseppe Compagnoni nasce il 3 marzo 1754, si laurea in teologia e prende i voti ed è poi uomo di lettere ed usa lo pseudonimo di Ligofilo. Si trasferirà a Ferrara, a Milano e poi a Parigi, attratto da Napoleone Bonaparte. Infine tornerà a Milano, dove morì il 29 dicembre 1833.

Nell’ambito del 2° Congresso della Repubblica Cispadana, il verbale della XIV sessione riporta una mozione di Compagnoni: "Lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo stemma della sovranità".

Il relatore ha mostrat l’immagine dell’originale del verbale manoscritto e del primo Tricolore, con le bande orizzontali e con l’evidenza delle quattro città della Repubblica Cispadana: Modena, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara. (immagini visibili fra le foto).

"Nel 1797 accade ciò che è più importante nella figura di Compagnoni: inaugura il corso di diritto costituzionale all’Università di Ferrara e successivamente viene pubblicato ‘Elementi di Diritto Costituzionale Democratico ossia principi di giuspubblico universale’. In seguito Compagnoni è sempre più legato a Napoleone. Le Repubbliche Cispadana e Cisalpina si fonderanno e quando quest’ultima cade Compagni fugge in Francia. Poi Napoleone vince a Marengo, nasce la Repubblica Italiana (ex Cisalpina) e Compagnoni torna ad essere protagonista. Nel 1816 alla caduta del Regno d’Italia Compagnoni torna ad occuparsi di lettere fino alla sua morte".

Resta la modernità del pensiero di Compagnoni: indipendenza e sovranità per Stato e Chiesa; uguaglianza fra confessioni religiose, stessi diritti e doveri per donne e uomini nelle loro espressioni; nella scuola separazione tra insegnamento e indottrinamento religioso, la gratuità scolastica e l’indipendenza della didattica dalla politica.

Giuseppe Compagnoni era un patriota, con la grandezza di chi combatte con idee e pensiero.

MULTI-ROTARY - Distretto 2072