GENITORI IN PRATICA: UNA BUSSOLA PER LA NAVIGAZIONE

04 novembre 2015   20:00  
Conviviale con signore

Nella nostra vita di genitori talvolta navighiamo in acque calme, ma possono esserci momenti in cui è necessario imparare a tenere la rotta o cambiarla con mare burrascoso e venti avversi.  Per ciò è utile avere una bussola e allenarsi ad affrontare anche situazioni avverse.

 
Di questo si è parlato martedì 3 novembre il Rotary, insieme alla psicoterapeuta Roberta Mariotti, socia del Club, che ha presentato il suo libro “Genitori in pratica”. 
 
Come emerge dalle storie, raccolte insieme alla collega Laura Pettenò nel testo è possibile trovare soluzioni efficaci per difficoltà o problemi che figli o nipoti possono manifestare nel corso della crescita nell’area della socializzazione, dell’apprendimento, del comportamento, della motivazione, della concentrazione, dell’impegno in discipline artistiche o sportive, e i genitori sono parte attiva di questo processo di cambiamento. “Poiché è impossibile eliminare l’influenza dei genitori sui figli, possiamo renderla proficua” ha affermato.
 
Grazie alle attuali conoscenze scientifiche, oggi i meccanismi della mente, delle emozioni e del comportamento umano non sono più un mistero ed è possibile intervenire efficacemente per prevenire o curare molte sofferenze psicologiche o emotive. 
 
“Nonostante ciò talvolta mi rendo conto di dover rassicurare i genitori che incontro sul fatto che lo psicoterapeuta non è un giudice o un mago, ma un essere umano, che anch’Hio, come loro, sono una madre che commette errori umani con i propri figli, ma che dall’osservazione e dal lavoro con centinaia di genitori ha imparato dei criteri utili per l’agire. A volte dagli sguardi preoccupati di alcuni genitori mi accorgo che ancora oggi esistono informazioni piuttosto confuse sulla psicologia e sulle neuroscienze. Così alcuni hanno timore a rivolgersi a uno psicologo o aspettano troppo, perché temono di essere considerati ‘malati di mente’ e non invece semplicemente delle persone che hanno la necessità di affrontare un problema e prevenire magari situazioni peggiori”.
 
“Nel mio lavoro aiuto le persone che hanno problemi o obiettivi da raggiungere a mettere a fuoco il problema per trovare la soluzione più idonea a loro. Il focus dell’intervento è sulla soluzione, possibilmente in tempi rapidi, perché purtroppo la nostra vita terrena non è eterna. Per questo non parto da una lunga analisi sulla causa dei fenomeni, ma da una diagnosi-intervento: come si fa nella ricerca scientifica, scopriamo come funziona un problema cominciando a intervenire e lo facciamo nell’ambiente naturale (come per esempio, la famiglia o la scuola, ma anche in azienda o su un campo di pallavolo). Il metodo che utilizzo con i genitori (e in diversi altri ambiti) è operativo, concreto e mi piace definirlo ecologico: utilizzo ciò che le persone hanno o portano con sé (paure, rabbia, madri ansiose, mariti indaffarati, nonni stremati, donne aggressive, padri emarginati, figli iperattivi, apatici, insicuri, prepotenti)”. 
 
Come diceva Tolstoj Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo. 
 
Allenare i genitori a navigare nelle acque spesso turbolente delle loro emozioni, o di quelle dei loro figli, consente di “salvare” il maggior numero di persone.
 
“Lavorando ogni giorno con imprenditori, atleti, genitori, insegnanti mi rendo conto che spesso un forte ostacolo al cambiamento origina dall'assente o scarsa abitudine delle persone alla benevolenza con se stessi e con gli altri. Spesso impieghiamo molto tempo a mettere a fuoco ogni errore, ogni incapacità, ogni fallimento, punendoci e combattendo con noi stessi e con il mondo perché non dovevamo sbagliare. Così chi non ottiene il successo sembra che non lo desideri abbastanza, che non lo persegua a sufficienza, che non creda in se stesso”. 
 
“In realtà il valore delle persone va oltre le loro realizzazioni e l'autostima dei nostri figli non può essere costruita solo attraverso un focus esterno, su ciò che riescono a fare.”
 
Ecco allora che potremmo seguire la massima di Albert Einstein per aiutare i nostri figli a diventare persone di valore, piuttosto che di successo.
 
Laura Ravasio

MULTI-ROTARY - Distretto 2072