DIVAGAZIONI MALATESTIANE: PAPA FRANCESCO E LO SPIRITO GOLIARDICO

25 novembre 2013   00:00  

Lo “spirito” goliardico inteso come arte della autoironia, dell’anticonformismo, della dissacrazione intelligente e surreale sembrava ormai morto e sepolto dopo il sessantotto, anche se Renzo Arbore, prima con la rubrica radiofonica “Alto Gradimento” e successivamente con le trasmissione televisiva “Quelli della notte” e “Indietro tutta”, aveva cercato con successo di rilanciarlo. Anche il nostro Renzo, però, dovette a un certo punto alzare bandiera bianca dichiarando in occasione dell’inaugurazione a Bologna del primo museo in Europa dedicato alla goliardia che” non c’è più gente che abbia questo tipo d’umorismo…La nuova generazione si rifà ad altri modelli…Oggi in TV c’è solo tanta volgarità…”Certe finezze, il non sense fatto di sensibilità e buon gusto, la battuta divertente dal sottofondo culturale… tutto finito? Beh, sembrava impossibile eppure è successo. A resuscitare il sano, allegro,colto umorismo dei clerici vagantes, ci ha pensato nientemeno che un Papa “venuto da lontano”. Dribblando un rituale stantio ha contrapposto, con possente slancio anticonformista, il potere liberatorio del sorriso alla smorfia triste della paura. Qualcuno può aver storto il naso. Un Papa… “goliardo”? Non pregiudicherà la sacralità della liturgia? Come la mettiamo, sotto il profilo teologico, se a un certo punto si dovesse scoprire che Dio, a somiglianza del suo Massimo Rappresentante sulla Terra, possiede un fine senso dell’umorismo? E in tal caso come conciliare questo Dio col terribile Geova dell’Antico Testamento? –“Questa Misericordina è’ una medicina che fa bene al cuore, prendetela… -ha detto il Pontefice mostrando ai fedeli in occasione dell’Angelus una scatoletta distribuita poi alla folla in ventimila esemplari. La confezione è quella tipica delle medicine. All’esterno l’immagine di un cuore e di un elettrocardiogramma, e la scritta “Misericordina: 59 granuli cardiacos”. All’interno un piccolo rosario bianco accompagnato da un foglietto ( il classico“bugiardino”) con le istruzioni ritualmente divise in capitoletti. Dai quali si apprende che la Misericordina è un medicinale spirituale da applicare per combattere le tentazioni; che prima dell’uso è consigliabile trovare un posto tranquillo; che nella profilassi si consiglia una volta al giorno e negli stati acuti al bisogno; che non esistono effetti imprevisti e controindicazioni; che l’applicazione dei sacramenti favorisce l’efficacia del medicinale ; che la durata dell’applicazione è di soli 7 minuti.
Un intelligente colpo di marketing spirituale, insomma.
 Che, forse, anticipa il futuro di una Chiesa meno formalista e più aperta al sorriso.

 

Gibo Bonizzato

MULTI-ROTARY - Distretto 2072