CRONACA DI UNA GIORNATA A PALAZZO LETTIMI

21 maggio 2015   10:00   Rimini - Lettimi
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Questa breve cronaca della Giornata di Studi non vuole avere la pretesa di documentare in modo esaustivo gli interventi dei Relatori. Per una trattazione più approfondita di tali argomenti, si rimanda alla pubblicazione degli Atti del Convegno, che avverrà in un prossimo futuro.

Premessa
Un luogo - questo - ove sorgono i resti del Palazzo, che racconta la storia di Rimini attraverso il muto linguaggio delle pietre stratificate nel tempo, che ancora ostinatamente resistono ad un destino che non fu fato.
Il “vuoto urbano” di oggi, parzialmente riempito da alberi di acacia e sambuco, che con l'immobile senso del pudore che solo le piante hanno, coprono gli scandali dell'edilizia post bellica, fu insieme tutto ciò: rudere nobilitato in modo bohémien dall'atelier dello scultore Elio Morri, testimonianza viva della violenza dei bombardamenti dell'Ultima Guerra e dei fenomeni di "cannibalismo edilizio" successivi, palazzo nobiliare costruito a Rimini nei primi del Cinquecento dalla famiglia Maschi, poi arricchito dai Marcheselli ed infine dai Lettimi, che lo impressero nella memoria dei Riminesi attraverso il famoso lascito a favore del Liceo Musicale, testimone dei moti carbonari e custode dei resti della scena del teatro romano, che sorgeva nei pressi del foro.
Il Lettimi – da ora lo chiameremo semplicemente così –  oggi è quindi un vuoto, sul quale è calato il silenzio della Città, ma è un vuoto che in realtà ci parla ogni giorno con la poesia della musica che proviene dai giovani che studiano nell'istituto che porta il nome dell'ultimo dei suoi Proprietari, ma anche con la vergogna derivante dalla sua condizione scandalosa di corpo in decomposizione, cui nessuno ha il coraggio di dare almeno degna sepoltura.
Il Concorso di Idee lascia liberi i Partecipanti di poter pensare sia ad un funerale che alla resurrezione o rinascita: il tema è più vasto del lotto dell’edificio e si estende su tutto l'isolato romano, perché è chiaro che non stiamo parlando solo di un palazzo, non solo di pezzo di città, ma – per dirla seguendo il pensiero di Italo Calvino – di un pezzo di società, una parte di memoria, di tutti noi. 

La Giornata di Studi si apre alle 9.15, con la registrazione dei Partecipanti, presso la Sala del Giudizio del Museo della Città di Rimini. l'Ordine degli Architetti e quello degli Ingegneri hanno concesso crediti formativi.
Alle 9.45 Pietro Gobbi (Presidente del Rotary Club Rimini Riviera), in una sala già gremita di interessati, apre il convegno e saluta le Autorità presenti ed i Relatori.
Seguono i saluti dei Presidenti degli Ordini professionali e dell'Assessore alla cultura del Comune di Rimini, Massimo Pulini.
Il Rotariano Massimo Mori, Presidente della Commissione del Concorso “Abitare Rimini 2015-2016”, coadiuvato dal figlio Alessandro, anch’egli Rotariano, nella lettura dei curricula,  introduce l'argomento e presenta i Relatori: Marco Musmeci (Architetto, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici di Ravenna, responsabile per la parte monumentale di 14 Comuni della Provincia di Rimini in Valconca), Renata Curina, (Funzionario Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna), Alessandro Marchi (Funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche).
Il primo intervento è anche quello più forte a livello emotivo: Marco Musmeci riparte dalla sua tesi di laurea, divenuta poi libro, mescolando i suoi ricordi alla storia del Palazzo, donandoci quindi una lettura personale, calata nel periodo storico dei primi anni Novanta del secolo scorso.  La relazione della dottoressa Curina sulle presenze archeologiche al di sotto del Palazzo chiude la mattinata.
Nel pomeriggio, l'intervento del professor Marchi "cala" gli ascoltatori nel contesto artistico dell'epoca di costruzione del Palazzo denominato la “maniera", più conosciuto come “manierismo”, per poi focalizzare l'attenzione sull'autore di gran parte dell'apparato decorativo del palazzo, il pittore Marco Marchetti, allievo del più noto Vasari.
Terminati gli interventi, il folto drappello si sposta tra varie sale del museo per visitare i dipinti superstiti  del soffitto del salone del Palazzo, opera del Marchetti, nonché la sezione archeologica, con i resti delle decorazioni marmoree della scena del teatro romano.

Infine, con perfetto tempismo rispetto alla pioggia, uscito dal museo, il gruppo si reca al sito del Palazzo. L'Assessore Pulini mostra i piccoli – ma significativi dal punto di vista della mutata sensibilità – interventi di decoro e messa in sicurezza dell'accesso e di alcuni muri superstiti; poi mostra interesse per quello che fu l’atelier dello scultore Morri, oggi in stato di abbandono. La cosa più bella in questo momento è forse il giardino spontaneo, fatto di acacie e sambuchi in fiore, che rende romantiche le rovine e smorza il contrasto con i condomini che perimetrano l'area.

La visita prosegue intorno all'isolato, alla ricerca di porzioni di murature appartenute al teatro romano e di forme particolari  degli edifici costruiti nell'intorno in epoche successive, che ricalcano in parte l'andamento ad emiciclo della platea del teatro.
Completata la visita alla ex insula romana, il drappello si sposta alla ex Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca, oggi Chiesa di San Fortunato, per la visita alla pala dipinta da Giorgio Vasari, maestro del Marchetti e per ascoltare il concerto dell’Orchestra dei Giovani Allievi del Lettimi. Il "padrone di casa", don Renzo Rossi, ha preparato tutto alla perfezione. Il luogo è splendido e la sensazione di pace e armonia che l'architettura rinascimentale della chiesa è in grado di comunicare è amplificata dalla musica.
Il tempo all'esterno è migliorato: non spira più il forte vento che aveva messo a rischio parte del programma.
La splendida giornata si conclude quindi con un aperitivo sotto ai portici del sagrato della chiesa, durante il quale il Rotary Rimini Riviera saluta tutti gli intervenuti e celebra i giovani concertisti.

Fabio Mariani

MULTI-ROTARY - Distretto 2072